Urso, il 28 novembre la proposta per far cambiare traiettoria all'UE sull'auto
Il 28 novembre il ministro delle Imprese e del Made in Italia Adolfo Urso presenterà un position Paper al Consiglio competitività dell'Unione Europea per modificare la "traiettoria" dell'UE sull'auto. Non è una novità che il ministro Urso da tempo chieda di rivedere le regole che porteranno allo stop alle vendite delle nuove auto endotermiche. Il primo problema è il 2025 con l'introduzione di nuove regole sulle emissioni molto più stringenti che le case automobilistiche rischiano di non rispettare con conseguenti multe pesantissime. (HDmotori)
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Oppure per la carenza delle infrastrutture di ricarica. Non decolla in Italia, dato che nel mercato europeo delle auto alla spina la penisola si conferma all’ultimo posto nei primi dieci mesi dell’anno, con una quota del 4,0% delle immatricolazioni totali contro il 13,3% della Germania, il 18,1% della Gran Bretagna, il 17% della Francia e il 5,2% della Spagna. (brescia.corriere.it)
La Commissione e il Parlamento hanno deciso che dovremo guidare solo auto elettriche… e i consumatori li stanno spernacchiando. Ma l’Europa è un’altra cosa. (Economy Magazine)
Il ministro Adolfo Urso (il Giornale)
Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al trilaterale tra Confindustria, Medef e Bdi in corso a Parigi. «Abbiamo presentato un primo documento, un non-paper sottoposto a integrazioni, modifiche, aggiunte, per rendere raggiungibile l’obiettivo del 2035, che confermiamo, per rendere sostenibile il settore auto», ha aggiunto Urso, spiegando che «chiediamo che sia anticipata ai primi giorni del prossimo anno quella clausola di revisione già prevista per i veicoli leggeri nel 2026 e quella per i veicoli pesanti nel 2027. (Il Messaggero - Motori)
Per quanto riguarda le auto "alla spina" (Ecv) l’Italia si conferma all’ultimo posto tra i major markets, sia a ottobre, con una quota del 7,4% (4,0% Bev e 3,4% Phev) sia nei dieci mesi con una quota del 7,3% (Bev al 4% e Phev al 3,3%). (Il Messaggero - Motori)
Piove sul bagnato per chi ha puntato sulle auto elettriche: le accise del governo sulle ricariche fanno il record di incassi. Meglio il GPL. Così non va. Per niente proprio. Dovevano essere la svolta del green per un mondo non più dipendente dalla benzina. (f1world.it)