Thomas e i 50 proiettili pronti. "Escluso dalla squadra di tiro"

Thomas e i 50 proiettili pronti. Escluso dalla squadra di tiro
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il Giornale ESTERI

Non è facile sapere cosa possa passare per la mente di un giovane che decide di prendere un fucile d'assalto e sparare all'ex presidente degli Stati Uniti cercando di ucciderlo e finendo con l'essere ucciso. Pianificando tutto, organizzando l'attacco e cercando di portarlo a termine. E di certo è complicato fare un'analisi postuma. Ma nella vita, anonima e normale prima di diventare «quello che ha sparato a Trump», di Thomas Matthew Crooks ci sono diversi elementi particolari, così come nell'organizzazione dell'attentato. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Nonostante il video di una quarantina di secondi in cui l’attentatore veniva inquadrato mentre si preparava a sparare. «Invece di pensare a come proteggere i nostri leader, (Cheatle) è più preoccupata della diversità e di assumere altre donne. (Open)

Si discuterà a lungo se l’attentato che ha colpito Donald Trump non potesse essere impedito, se chi lo ha compiuto abbia davvero agito da solo, o se avesse qualche complicità, o se alla base di tutto vi fosse un complotto accuratamente preparato. (Il Mattino di Padova)

Kimberly Cheatle, attuale capo del Secret service - l'agenzia che si occupa della protezione dei presidenti degli Stati e delle loro famiglie - è sulla linea di tiro. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, a detta di molti, dovrebbe rimuoverla dall’incarico. (L'HuffPost)

Attentato Trump, così un giornalista inglese cieco ha avuto lo scoop prima di tutti

Sia il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sia il candidato alla Casa Bianca Donald Trump stanno invitando la popolazione americana alla calma dopo l'attentato con arma da fuoco subito dal magnate newyorkese il 13 luglio durante un comizio. (Limes)

C'è chi sostiene che il sangue apparso sull'orecchio e sul volto dell'ex presidente fosse un trucco di scena, e che la foto simbolo della sparatoria di Butler, che mostra Trump che si alza con il volto insanguinato e alza il pugno sullo sfondo della bandiera americana, sia stata preparata ad arte. (Adnkronos)

Il giornalista che ha intervistato per primo il testimone chiave che ha visto tutto dell’attentato contro Donald Trump in Pennsylvania in realtà non ha visto niente. Si chiama Gary O’Donoghue, ha 55 anni, lavora per la Bbc negli Stati Uniti dove da qualche tempo è "Senior North America Correspondent” ed è cieco. (la Repubblica)