Attentato a Trump, “Mark Violets” e non solo: così la disinformazione si è diffusa online

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Sky Tg24 ESTERI

Il tentativo di omicidio dell’ex presidente degli Stati Uniti è stato accompagnato da diverse false informazioni, teorie del complotto e contenuti presentati in modo fuorviante: ecco alcuni di quelli più diffusi, e il contesto in cui stanno circolando ascolta articolo L’attentato ai danni di Donald Trump (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA) è stato accompagnato dalla diffusione di diverse informazioni false o fuorvianti, che hanno cominciato a circolare sui social network subito dopo il fallito tentativo di uccidere l’ex presidente e candidato repubblicano. (Sky Tg24 )

Su altri giornali

Boni Dalle indagini sulle contraffazioni delle monete alla protezione dei presidenti e dei capi di Stato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Meno di un minuto e mezzo per cambiare tutto e evitare l’attentato a Donald Trump. Testimonianze e ricostruzioni permettono di ricomporre il mosaico di ciò che è successo sabato 13 luglio nel comizio di Butler, in Pennsylvania, dove il ventenne Thomas Crooks ha aperto il fuoco ferendo l’ex presidente e uccidendo una persona. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Più difficile era invece ipotizzare che dopo i vari, ma vani, tentativi di eliminare politicamente il tycoon mediante il ricorso all’arma giudiziaria, si passasse direttamente al tentativo di eliminazione fisica, fortunatamente poi fallito anche quello. (Nicola Porro)

Thomas Matthew Crooks, il mistero del cecchino di Trump: le 48 ore prima dell'attentato, tutti i movimenti (e l'assenza di un movente)

Gli agenti del Secret Service hanno «agito rapidamente» a Butler, durante il comizio di Donald Trump in cui l'ex presidente è stato ferito. Sono le prime parole pronunciate da Kimberly Cheatle, direttrice dello speciale servizio di sicurezza americano, sul quale il Congresso ha aperto unn'indagine. (Avvenire)

Come è stato possibile che un cecchino raggiungesse una posizione utile per avere un «clear shot» di Donald Trump? Cosa è andato storto nel lavoro dei servizi di sicurezza? Perché c’era una bomba (o meglio «un ordigno rudimentale») nella macchina del ragazzo autore dell’attentato, identificato come il 20enne della Pennsylvania Thomas Crooks? E chi era, Thomas Crooks? Tutte domande su cui lavorano le indagini incrociate in corso in questi giorni. (il manifesto)

Su questi movimenti l'Fbi sta concentrando le sue indagini per risalire al movente che hanno spinto l'attentatore dell'ex presidente a sparare nel giorno del comizio in Pennsylvania. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Il Messaggero (@ilmessaggero. (ilmessaggero.it)