Cheli: “I giganti digitali paghino editori e redazioni. Ora regole per gli algoritmi”
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ROMA – Per la prima volta, il Garante delle Comunicazioni, l’AgCom, indica la somma che un gigante della Rete (come Microsoft) deve versare a un editore (Gedi, proprietario anche di Repubblica). Una cifra dovuta per i contenuti giornalistici che il motore di ricerca Bing usa. È una decisione «di portata straordinaria» – dice Enzo Cheli, già giudice costituzionale e primo presidente dell’AgCom - «perché apre la strada a un riequilibrio dei rapporti di forza nel mercato dell’informazione». (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
ROMA – Il Garante delle Comunicazioni, l’AgCom, ha determinato l’equo compenso che Microsoft deve versare a Gedi, il gruppo editoriale proprietario anche di Repubblica. L’AgCom ha preso la sua decisione sulla base del Regolamento di cui si è dotata a gennaio del 2023. (la Repubblica)
Dice un portavoce della società fondata da Bill Gates, uno dei giganti planetari dell’intelligenza artificiale e del cloud: «Microsoft è impegnata da tempo a supportare il mondo del giornalismo e a condividere le revenue con gli editori”. (la Repubblica)
ROMA – Alessandra Costante, segretaria generale del sindacato nazionale dei giornalisti, la Fnsi, commenta con favore la decisione dell’AgCom sull’equo compenso in favore degli editori e delle redazioni. (la Repubblica)
Si tratta del primo provvedimento adottato da Agcom che coinvolge un prestatore di servizi della società dell’informazione diverso dalle imprese di media monitoring e rassegne stampa. (Il Sole 24 ORE)
L’equo compenso è calcolato tenendo conto di diversi criteri e applicando un’aliquota ai ricavi che il motore di ricerca ricava dalle pubblicazioni giornalistiche (Milano Finanza)
Gli OTT inizieranno a pagare gli editori, la direttiva prende vita in Italia. Provvedimento storico dell’Agcom, che impone a Microsoft, che pubblica news sul suo motore di ricerca Bing, di pagare un equo compenso al gruppo Gedi. (Key4biz.it)