Le Poste prendono il timone di Tim: colossi privati sconfitti, i telefoni tornano pubblici

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La Stampa ECONOMIA

A quasi trent’anni dalla privatizzazione, avvenuta nel 1997 durante il primo governo Prodi, Tim torna sotto le ali dello Stato. È l’eterno gioco dell’Opa all’italiana: prima o poi (soprattutto quando le cose non girano) torni alla casella zero. E lì trovi il Tesoro. Poste Italiane, controllata col 35% da Cassa depositi e prestiti e per un altro 29,26% proprio dal ministero dell’Economia, si ferma… (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Vivendi ha annunciato oggi di aver firmato un accordo con Poste Italiane per la vendita del 15% delle azioni ordinarie di Tim e dei diritti di voto al prezzo di 0,2975 euro per azione per un totale di 684 milioni di euro. (LAPRESSE)

Lo rende noto il gruppo Poste Italiane precisando che in ogni caso il gruppo "non intende acquisire una partecipazione superiore alla soglia rilevante ai fini della disciplina sulle offerte pubbliche di acquisto obbligatorie". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Sempre più Poste in Tim. (Il Fatto Quotidiano)

il gruppo francese ha ceduto quasi interamente il suo pacchetto di azioni al gruppo guidato dal ceo Matteo Del Fante. Il costo è di 684 milioni di euro, per un prezzo per azione pari a 0,2975 euro, inferiore ai valori di mercato degli ultimi giorni. (Milano Finanza)