PiazzaPulita, Michele Serra dà della fascista a Meloni: "Preoccupante, ma scontato"
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Delle critiche di Giorgia Meloni al Manifesto di Ventotene e dell'impazzimento della sinistra, soccorsa a tempo record dal monologo di Roberto Benigni su Rai 1, se ne parla anche a PiazzaPulita, il programma condotto da Corrado Formigli su La7. E nella puntata in onda giovedì 20 marzo, ospite in collegamento ecco uno dei personaggi più centrali in tutta questa vicenda, ossia Michele Serra, il promotore della manifestazione pro-Europa dello scorso sabato a Roma e, di fatto, uno dei bersagli della risposta di Meloni sul Manifesto di Ventotene. (Liberoquotidiano.it)
Su altre testate
Dopo gli scontri di ieri alla Camera e di oggi al Senato sul Manifesto di Ventotene, menzionato e criticato in aula dalla premier Meloni, la nostra Elly-Longinotti è indignata. (Mediaset Infinity)
Dopo l’ammonimento ricevuto dal Questore di Milano su richiesta del rapper, che ha riferito di vivere in costante stato di ansia da quando il re del gossip ha pubblicato un video riguardo alla presunta amante dell’artista e sulla fine del rapporto con Chiara Ferragni, da YouTube proprio quella puntata del format Falsissimo è scomparsa. (Il Giornale d'Italia)
Ansa (Avvenire)
Giorgia Meloni non arretra ma rilancia, e, in un punto stampa a Bruxelles, torna ad attaccare l’opposizione. La sinistra perde il senso della misura» e mostra «un'anima illiberale e nostalgica» con una «reazione assolutamente scomposta». (ilmessaggero.it)
Lo scontro politico sul Manifesto di Ventotene ha avuto almeno un effetto positivo: le vendite del testo in libreria stanno aumentando. A dirlo all’agenzia AdnKronos è Fabio Masi, proprietario della storica libreria “Ultima spiaggia” sull’isola nel Tirreno. (Il Fatto Quotidiano)
Che la leader di un partito d’ispirazione nazional-conservatrice come Giorgia Meloni esponga a chiare lettere il proprio dissenso dal Manifesto di Ventotene, un documento politico di forte impianto federalista e socialista diretto in primo luogo contro gli Stati nazionali, non deve certo stupire. (Corriere della Sera)