Filippo Turetta, il coltello preso a Berlino e le sigarette per stordirsi: «Volevo farla finita»
Una fuga senza un obiettivo chiaro e senza una meta precisa. Con pochissimi soldi e con ancor meno cibo. Nelle carte dell’interrogatorio di Filippo Turetta c’è tutto: la testimonianza di quella folle corsa attraversando tre Paesi in una settimana, ma anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza nelle stazioni di servizio e quelle dei coltelli sequestrati dopo il delitto. Parlando con il pm Andrea Petroni l’assassino di Giulia descrive il tragitto alla guida della Fiat Punto e si sofferma più volte sul suo intento suicida. (ilgazzettino.it)
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Lo scotch «comprato poco prima se mai mi fosse servito per attaccare il papiro e i volantini e le fotografie mie», «in generale, lo portavo in auto per attaccare qualsiasi cosa». I due coltelli messi in «macchina, presi dalla cucina di casa mia, qualche giorno prima, perché avevo anche avuto pensieri suicidi». (Il Mattino di Padova)
Nell'interrogatorio del 1 dicembre scorso, Filippo Turetta avrebbe parlato anche del suo rapporto con la sorella dell'ex fidanzata, Elena Cecchettin. (Fanpage.it)