Cartelli contro Liliana Segre al corteo dei pro Gaza. La Comunità ebraica di Milano: “Clima preoccupante”
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C’è il volto di Liliana Segre. Ma compaiono anche quelli di Guido Crosetto, John Elkann, Riccardo Pacifici, Marco Carrai, Francesco Giubilei. Tutti «agenti sionisti», come recitano i cartelli alzati che spuntano tra le bandiere rosse dei “Carc”. I militanti comunisti sfilano nelle retrovie del corteo pro Gaza che da piazzale Loreto marcia fino al parco Trotter. «Dire che Israele commette genocidi… (La Repubblica)
La notizia riportata su altri giornali
“Ragazzi, volete sapere qual è stata la mia reazione quando ho saputo del bombardamento di Israele nei confronti del quartier generale di Hezbollah a Beirut e della morte del signor Nasrallah più volte evocato, devo dire, da Parenzo nei giorni precedenti? La mia reazione è stata che ho goduto come un pazzo”. (Nicola Porro)
Tutto questo sembrava insufficiente per Gabriele Rubini, ex cuoco televisivo noto come Chef Rubio. E ancora: incitare alla violenza, diffondere slogan antisionisti se non direttamente antisemiti. (il Giornale)
Poi il cuoco è entrato nei Carc filopalestinesi (e questo è legittimo) e gli ha preso questa fissa di sterminare gli ebrei, di colpire i giornalisti - «devono temere per l’incolumità dei loro figli» - e, a Milano, l’altra sera, di «segnalare i muri delle case dove vivono gli agenti sionisti» (e questo è meno legittimo: sono gesti tipici dei nazisti e delle Brigate Rosse). (Liberoquotidiano.it)
Durante quel corteo è stato osservato un minuto di silenzio per Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah ucciso con un raid israeliano la sera prima a Beirut. (il Giornale)
Di Fabio Massa Torniamo ancora una volta sugli insulti a Liliana Segre. Ricordiamo il contesto: manifestazione pro - pal, chef Rubio sul palco che definisce il terrorista macellaio Nasrallah... (Virgilio)
Vorrei chiedere al ministro Matteo Piantedosi di revocare il divieto della manifestazione degli antisemiti in lutto che a Milano hanno salutato con un minuto di silenzio la morte di uno dei loro capi, il leader Hassan Nasrallah e che a Roma vorrebbero festeggiare il pogrom antiebraico del 7 ottobre. (L'HuffPost)