Autonomia, dalla Consulta una mezza bocciatura: «Tutelare sussidiarietà»
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Il ddl Calderoli sull'Autonomia differenziata non è da considerarsi incostituzionale in toto, ma presenta diverse criticità che ne rendono illegittime ampie parti, che pertanto dovranno essere rivedute dal Parlamento. È quanto anticipato da una nota della Consulta, che rimanda al prossimo deposito della sentenza, ma che nel frattempo fissa dei paletti, e non di poco conto, rispetto ai ricorsi presentati nei mesi scorsi da Puglia, Toscana, Sardegna e Campania e dai controricorsi di Lombardia, Piemonte e Veneto, che invece sostenevano il testo del governo. (Il Dubbio)
La notizia riportata su altre testate
La Corte Costituzionale si è pronunciata in merito ai ricorsi presentati da alcune regioni contro la legge sull’autonomia differenziata (n. 86 del 2024). Pur ritenendo “non fondata” la questione di costituzionalità dell’intera legge, la Consulta ha dichiarato “illegittime” alcune specifiche disposizioni del testo. (Orizzonte Scuola)
Decidendo sui ricorsi presentati dalle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, la Consulta ha giudicato illegittimi numerosi aspetti centrali del provvedimento, che detta il quadro normativo degli accordi tra Stato e Regioni a statuto ordinario per la devolution di competenze su 23 materie, tra cui la tutela della salute. (Il Fatto Quotidiano)
E l'esito è stato un parziale solo accoglimento delle istanze sollevate. La Corte Costituzionale si è espressa sul ricorso presentato contro l'Autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario. (il Giornale)
Autonomia differenziata parzialmente bocciata dalla Consulta, che ha definito illegittime 7 disposizioni, tra cui quella della cessione di intere materie alle regioni. (Il Giornale d'Italia)
Infatti, "tutte le disposizioni dichiarate incostituzionali figurano tra quelle impugnate dalla Regione Sardegna, la quale colleziona tra le regioni ricorrenti il più alto numero di motivi di impugnazione accolti - osserva - A riprova del fatto che l'iniziativa sarda non aveva carattere pretestuoso, né era indotta da motivazioni propagandistiche ma era sinceramente animata dal proposito di contribuire al ripristino della legalità costituzionale violata". (Tiscali Notizie)
Oggi la Corte Costituzionale frena il progetto di autonomia con cui Meloni, Salvini e Tajani volevano fare a pezzi il tricolore e la nostra unità". Lo scrive su Facebook il presidente del M5s Giuseppe Conte in un post intitolato "un importante stop all'Autonomia differenziata: l'Italia è una". (Tiscali Notizie)