Occupazione, frena pure il mercato del lavoro. E il tasso di disoccupazione giovanile sale al 19,2%

Occupazione, frena pure il mercato del lavoro. E il tasso di disoccupazione giovanile sale al 19,2%
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LA NOTIZIA ECONOMIA

C’è una crisi che si consuma silenziosa tra le pieghe dei numeri dell’occupazione rilasciati oggi dall’Istat: quella dei giovani. Mentre si celebra una crescita annua di 328mila occupati nel 2024, i dati ci raccontano un’altra storia per la fascia tra i 25 e i 34 anni. In dodici mesi, gli occupati in questa fascia sono diminuiti di 38mila unità, mentre 154mila persone hanno scelto, o forse sono state costrette, a lasciare il mercato del lavoro diventando inattive. (LA NOTIZIA)

Su altri giornali

Dalla nota mensile dell'Istat sull'andamento dell'occupazione a novembre si apprende che gli indicatori segnano bel tempo. Il tasso di disoccupazione al 5,7 per cento (-0,1 punti rispetto a ottobre) è il valore più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2004. (il Giornale)

Ed è altrettanto vero che non esiste una correlazione per così dire automatica tra nuovi occupati e disoccupati. Ma i numeri di novembre 2024, diffusi ieri, che certificano il calo della disoccupazione al 5,7% - il gradino più basso di sempre (con un incremento al 19,2% di quella giovanile) - rimandano inevitabilmente al contributo ormai costante del Mezzogiorno al miglioramento complessivo delle dinamiche del mercato del lavoro in Italia. (ilmattino.it)

Malan su dati occupazione: Governo ha chiuso stagione reddito cittadinanza e ha puntato sul lavoro 07 gennaio 2025 (Il Sole 24 ORE)

C’è lavoro ma non per i giovani

A novembre 2024, il tasso di disoccupazione in Italia ha toccato un minimo storico, scendendo al 5,7%, con una diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente. Questo risultato rappresenta il valore più basso mai registrato dall'inizio delle rilevazioni Istat nel 2004, secondo le stime preliminari sull'andamento del mercato del lavoro. (latinaoggi.eu)

I dati Istat di ieri confermano il quadro economico abbastanza incoraggiante per l'Italia, con segnali positivi sul fronte dell'inflazione e della disoccupazione. Secondo l'Istat, i prezzi al consumo nel 2024 sono cresciuti mediamente dell'1%, un notevole rallentamento rispetto al +5,7% registrato l'anno precedente. (il Giornale)

Non è tutto oro quello che luccica. Si potrebbe sintetizzare così la valutazione dei dati diffusi dall’Istat sul mercato del lavoro. È necessario affrontarla con equilibrio. (la Repubblica)