Le ombre sulla democrazia americana

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Affarinternazionali ESTERI

Prima del voto di novembre, la candidata democratica Kamala Harris ha molto insistito sul rischio che il ritorno di Donald Trump avrebbe comportato per la tenuta delle istituzioni democratiche degli Stati Uniti. Dati alla mano, esperti di opinione pubblica hanno rilevato come questo sia stato un errore, visto che le questioni che più hanno determinato il voto erano economia e inflazione. È possibile che la campagna di Harris abbia sbagliato strategia elettorale. (Affarinternazionali)

Se ne è parlato anche su altri media

Sono ormai innumerevoli gli episodi che mostrano come il presidente e la sua amministrazione abbiano ingaggiato uno scontro feroce e dagli esiti imprevedibili con giudici federali, studi legali sgraditi, la stessa rule of law, il principio di legalità che governa la democrazia americana da quando, 250 anni fa, i coloni si ribellarono alla monarchia britannica. (Il Fatto Quotidiano)

Non sono passati neanche 70 giorni dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, ma il suo modus operandi – un decisionismo punitivo volto, secondo lui, a raddrizzare l’America – ha già generato faglie in pressoché tutti i settori della vita pubblica del Paese. (L'HuffPost)

Nuovi annunci di tagli del personale federale (10 mila dipendenti della Sanità, un terzo di quelli del Fisco, meno 8% al Pentagono), lo smantellamento di fatto del ministero della Pubblica istruzione e dell’agenzia UsAid (decisioni che spetterebbero al Congresso), e un’infinità di atti e ordini esecutivi che ignorano le competenze del Parlamento e sono in contrasto con leggi della Repubblica o, addirittura, con la Costituzione. (Corriere della Sera)

Trump, offensiva contro l'America: lacci ai sindacati, tagli, intimidazioni a giudici e studi legali

Il 2 marzo il sito della televisione svizzera ha fatto un po’ di conti. E ha calcolato che in soli 40 giorni dall’insediamento del 20 gennaio Donald Trump aveva firmato ben 79 Ordini Esecutivi, un numero che non si vedeva dal 1937 e che ha eguagliato quelli emessi da Biden in un intero anno. (articolo21)

Le persone sono scioccate da ciò che sta accadendo al sistema giudiziario. Sono stato eletto per molte ragioni, ma una delle principali era LEGGE E ORDINE, una parte importante della quale consiste nell’eliminare RAPIDAMENTE una vasta rete criminale di individui, che sono entrati nel nostro Paese attraverso la politica di frontiere aperte del corrotto Joe Biden! Domenica 30 marzo 2025 (agenzia giornalistica opinione)

Chi segue questa mia rubrica sa che sono un popolare anzi, per essere più precisi, un liberal-popolare del centrodestra, non un popolare di sinistra. Dunque, se fossi negli Stati Uniti, certamente mi sentirei più affine ai repubblicani, con cui condivido molte idee politiche, in particolare una visione fondata sul primato della società rispetto allo Stato. (Tempi.it)