TAGLI DELLA LEGGE DI BILANCIO 2025, UNCEM: SUI COMUNI DA SOLI CADONO CON UNA POTENZA DEVASTANTE. RIORGANIZZARE GLI ENTI LOCALI PER SUPERARE FRAGILITA’
I tagli a carico degli Enti locali, contenuti nella legge di bilancio 2025, sono troppi. Lo scrive Uncem a tutti i Prefetti d’Italia. Il Presidene nazionale Marco Bussone è chiarissimo: il Paese ha necessità di riforme e Uncem ha sempre sostenuto l’urgenza di una riforma vera degli Enti locali, che imponga di lavorare insieme a piccoli e grandi Comuni, in particolare nei territori più fragili, montani e rurali. (Uncem)
Ne parlano anche altri media
Un taglio di due milioni di euro l’anno per 5 anni. Questa è la dote della finanziaria del governo Meloni ai Comuni dell’imperiese e alla Provincia – Queste le parole dei consiglieri di minoranza a Imperia del Partito Democratico, Deborah Bellotti e Edoardo Verda. (Imperiapost.it)
“Da un lato la maggioranza vara la sbandierata autonomia, dall’altro, con la legge di bilancio, taglia i trasferimenti agli enti locali. Meno 77 milioni di euro nel triennio è un definanziamento insostenibile per comuni e regioni. (StrettoWeb)
C’è la spending review imposta ai ministeri, c’è la fine più o meno annunciata del Fondo straordinario per l’editoria ma ci sono anche e soprattutto meno risorse di partenza che il governo ha deciso di poter dedicare al mondo dell’informazione nel suo complesso, includendo non solo i giornali ma tra gli altri pure l’emittenza radiofonica e televisiva locale. (Italia Oggi)
Le parole di Bankitalia e dell’Ufficio parlamentare di bilancio non infondono ottimismo riguardo alla salute dell’economia italiana. (FIRSTonline)
Per Bankitalia, la Manovra così concepita rischia di accentuare le disuguaglianze sociali e aumentare la vulnerabilità economica di fasce significative della popolazione. In audizione parlamentare, Andrea Brandolini, Vice Capo del Dipartimento Economia e Statistica di Bankitalia, ha espresso una valutazione critica sulla Manovra 2025 proposta dal Governo. (QuiFinanza)
Le certezze sono che sale di 2,4 milioni la platea dei beneficiari del taglio del cuneo fiscale, e che si farà sentire anche l'accorpamento delle aliquote Irpef, con un reddito disponibile per le famiglie che, in media, salirebbe dell'1,5% secondo la banca d’Italia. (RaiNews)