Annalisa Minetti critica su Ora o Mai Più: "Mi rivolgevano commenti crudeli, dietro le quinte piangevo e mi disperavo"

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Tra i programmi che in questi anni hanno popolato il palinsesto di Rai1, c'è anche Ora o Mai più, show canoro in cui glorie della musica avvolte dall'oblio cercano di conquistarsi un'altra chance, partecipando ad una gara in cui i giudici sono altrettanti cantanti noti nel mondo dello spettacolo. A commentare una delle edizioni passate, condotta da Amadeus, è stata Annalisa Minetti, ospite di Caterina Balivo a La Volta Buona. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Con questo spirito, si è tenuto oggi, presso lo “Spazio Field” di Palazzo Brancaccio, il convegno “La lunga lotta delle donne: custodire una storia, costruire il futuro”, organizzato dalla Regione Lazio in occasione della Giornata internazionale della donna, alla presenza del presidente della Regione Francesco Rocca, dell’assessore regionale alla Cultura e alle Pari opportunità Simona Baldassarre, di Simonetta Matone, deputato e componente della Commissione Giustizia, e del ministro per le Pari opportunità e la Famiglia Eugenia Maria Roccella. (Frosinone News)

Limatola, 8 marzo – Servizi Sanitari Integrati, con sede tra Caserta e Benevento – celebra l’8 marzo con un gesto simbolico ma dal forte valore sociale: a ogni dipendente donna sarà donata una mimosa, emblema di resilienza e riconoscimento. (Un Giro in Città)

Annalisa Minetti è stata tra i protagonisti della seconda stagione di “Ora o mai più“ nel 2019, quando ha trionfato Paolo Vallesi, accompagnato dalla coach Ornella Vanoni (“non eccelle per comprensione delle parole doveva dire a me che non capiva quando cantavo?”). (Il Fatto Quotidiano)

“Esserci come comunità che manifesta la presenza cristiana nella storia e nel mondo, l’impegno nella formazione, il dialogo con la realtà di oggi a partire “da uno stile che è il nostro stile come comunità cristiana: quello dell’amore”. (Corriere di Lamezia)

La Festa della donna è nata negli Stati Uniti d'America nel 1909. (Il Giornale d'Italia)

“Mentre la cura interviene sul momento concreto, immediato ed aggredisce la malattia per vincerla, il prendersi cura è l’indicazione della responsabilità di una persona nei confronti di un’altra alla quale, responsabilmente, dice ‘io non guardo soltanto al tuo presente, ma io mi faccio carico del tuo futuro’, stabilendo una fidelizzazione tra il medico ed il paziente che va al di là della somministrazione di un farmaco”. (Corriere di Lamezia)