La morte di Agata, il medico trovato su Tik Tok: “Qui solo controlli pre e post intervento”
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«La morte di Agata non è stata una fatalità, è finita in mano a gente senza scrupoli». Francesco Terranova è il direttore della Rsa Sant’Antonio di Lentini (Siracusa), dove Agata Margaret Spada lavorava da due anni. Di quell’intervento al naso, ne aveva parlato anche con lui. «Una sciocchezza, un’operazione da nulla. Un “ritocchino” poco invasivo. Non pensavo ci fosse motivo di preoccupazione, invece Agata è morta». (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Questo dettaglio è emerso durante le indagini condotte dai carabinieri del Nas, su delega della Procura della Repubblica di Roma. La giovane, infatti, è morta il 7 novembre scorso, dopo tre giorni di agonia, a seguito di una reazione avversa all’iniezione di anestesia locale che le era stata somministrata nella clinica. (Casteddu Online)
Il titolare dello studio aveva dichiarato che la struttura fosse destinata esclusivamente a visite pre-operatorie e controlli post-intervento. Le indagini si concentrano sulla regolarità dello studio Procopio, al centro della vicenda. (Virgilio Notizie)
Ma in realtà, a dispetto della presenza ingombrante su Instagram e TikTok, i Procopio in un certo senso fantasmi lo sono sempre stati. Roma — Congelati i siti, blindati i social, anonimizzati i profili, muti i legali. (la Repubblica)
È in questa zona d’ombra che è forse svanita la vita della 22enne Agata Margaret Spada, durante un comune «ritocchino» al naso. Un ambulatorio, autorizzato come tale, dove però si svolgevano anche attività di chirurgia non dichiarate. (Corriere Roma)
“Quando ho letto la notizia di Margaret Spada ho pensato ‘Cavolo, potevo esserci io al suo posto…’”. Anche la giornalista sportiva Maria Rita Misuraca si è operata dai Procopio, nello stesso studio della 22enne di Lentini morta dopo un intervento di rinoplastica parziale. (Repubblica Roma)
Prima di affidarsi a specialisti di ogni genere, seppure supportati da ottimi feedback sui canali social, sarebbe prima di tutto opportuno consultarsi con il proprio medico di famiglia, che conosce la storia e il quadro clinico di ognuno dei suoi pazienti, può suggerire gli esami preventivi da eseguire per ridurre i margini di rischio in vista di ogni intervento e verificare l’attendibilità e esperienza dello specialista, pure attraverso una semplice ricerca dei curricula, disponibili sul sito dell’Ordine dei Medici, dove figurano le specializzazioni conseguite e per le quali ogni medico è abilitato ad esercitare”. (SiracusaOggi.it)