Torna il concordato preventivo: tasse bloccate per due anni

Torna il concordato preventivo. A prevederlo è una norma contenuta all’interno della delega fiscale, dalla quale si desume la volontà di reintrodurre la misura a favore delle partite Iva e delle Pmi. Discorso diverso, invece, per le grandi imprese, per le quali è prevista l’introduzione della cooperative compliance. In cosa consiste il concordato preventivo? In estrema sintesi l’Agenzia delle Entrate ed i contribuenti sottoscriveranno un accordo, grazie al quale i titolari di partita Iva potranno conoscere in anticipo le tasse che andranno a pagare nel corso dei due anni successivi. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Il concordato preventivo biennale permetterà ai contribuenti di accordarsi preventivamente e per due anni sui propri redditi con il fisco. (Commercialista Telematico | Software fiscali, ebook, formulari e videoconferenze accreditate)

Il decreto – spiega Palazzo Chigi in una nota – in attuazione della delega per la riforma fiscale, contiene disposizioni in materia: di accertamento tributario, in particolare al fine di una migliore partecipazione del contribuente al procedimento accertativo e per rafforzare forme di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere; di concordato preventivo biennale, al quale potranno accedere i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato. (LA STAMPA Finanza)

– Un patto fra contribuenti e fisco. Arriva il concordato preventivo biennale, esplicitamente previsto dalla delega fiscale approvata dal Parlamento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Accordi preventivi aperti anche alle imprese agricole di Alessandra Caputo e Marcello Valenti (NT+ Fisco)

Accesso al concordato preventivo biennale senza semplificazioni contabili e/o dichiarative. E definizione reddituale limitata alle sole componenti caratteristiche. Dalla lettura dello schema di decreto approvato dal Consiglio dei ministri è possibile ricavare alcuni aspetti che – al di là del risparmio fiscale e della protezione da accertamenti ex articolo 39 del Dpr 600/1973 – contribuiranno a indirizzare la scelta dei potenziali fruitori. (NT+ Fisco)

(Adnkronos) – (Entilocali-online)