La Nasa modifica gli obiettivi della missione Artemis: spariscono i riferimenti alla prima donna e alla prima persona di colore sulla Luna

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I soggetti non cambiano. Cambia solo il modo in cui vengono descritti. In linea con la nuova sensibilità dell'era Trump. La Nasa ha modificato la descrizione, sul suo sito, del programma Artemis, che ha l'obiettivo di riportare l'uomo sulla Luna. Fino a venerdì 21 marzo, però, gli obiettivi erano anche altri. Il testo recitava: «La Nasa porterà sulla Luna la prima donna, la prima persona di colore e il primo astronauta internazionale usando tecnologie innovative per esplorare la superficie lunare come mai prima». (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Fino a pochi giorni fa, questo obbiettivo era descritto sul sito della Nasa così: «Con la campagna Artemis della NASA, stiamo esplorando la Luna (Io Donna)

I due fumetti, intitolati First Woman: NASA’s Promise for Humanity e First Woman: Expanding Our Universe, raccontavano la storia del personaggio di fantasia Callie Rodriguez, prima donna ad andare sulla Luna, e delle altre astronaute attive nell’ambito del programma Artemis, che nel 2026 avrebbe dovuto realmente portare sul satellite la prima donna, la prima persona nera e la prima persona non statunitense. (Fumettologica)

E’ la prima volta che Trump ritira una propria scelta, a parte l’abbandono quasi obbligato dell’ex deputato Matt Gaetz, designato alla Giustizia, ma travolto dalle polemiche su suoi comportamenti personali. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

La Nasa "cancella" la prima donna sulla luna: è come se non ci fosse mai andata

Millenni prima che gli astronomi scoprissero che è un globo di roccia, condannato dalla forza gravitazionale a ruotare intorno alla terra e, insieme con essa, intorno al sole, i mortali ne avevano riconosciuto la sacralità. (la Repubblica)

Una scelta che segue le nuove direttive della Casa Bianca contro le politiche per la diversità e l'inclusione, ha portato alla cancellazione di testi e contenuti che celebravano l'inclusività nelle missioni spaziali. (Torino Cronaca)