Putin ricorda Berlusconi: “Mi piacerebbe prendere un tè insieme”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Vladimir Putin menziona Silvio Berlusconi durante la conferenza di fine anno Durante la sua conferenza annuale, il presidente russo Vladimir Putin ha fatto riferimento a Silvio Berlusconi come uno dei leader del passato con cui prenderebbe una tazza di tè se avesse l’opportunità. Oltre a Berlusconi, Putin ha anche citato l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl e l’ex presidente francese Jacques Chirac (Nordest24.it)
La notizia riportata su altre testate
Nella conferenza fiume di fine anno, il presidente russo Vladimir Putin ha citato anche Silvio Berlusconi tra i leader del passato con cui prenderebbe una tazza di tè se ne avesse la possibilità. Insieme a quello dell'ex presidente del Consiglio italiano, Putin durante il suo discorso ha fatto i nomi anche dell'ex cancelliere tedesco, Helmut Kohl, e dell'ex presidente francese, Jacques Chirac (Adnkronos)
Nella risposta, Berlusconi dedica anche un pensiero a Silvio Berlusconi, elogiando la figura dell’ex presidente del Consiglio: “Prenderei un tè con Berlusconi, Kohl e Chirac”. L’Italia non ha mai fatto mancare il proprio sostegno a Kiev. (OglioPoNews)
Silvio Berlusconi “ha fatto molto per lo sviluppo delle relazioni tra Italia e Russia“. Lo ha detto nella conferenza di fine anno il presidente russo Vladimir Putin, ricordando l’ex premier italiano. Lo riferisce il portale Gazeta. (LAPRESSE)
Nella conferenza fiume di fine anno, il presidente russo Vladimir Putin ha citato anche Silvio Berlusconi tra i leader del passato con cui prenderebbe una tazza di tè se ne avesse la... (Virgilio)
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin rievocando, nella conferenza stampa di fine anno, i suoi rapporti con Silvio Berlusconi. Era una persona "molto calda nei rapporti, molto operosa, molto tenace", h… (L'HuffPost)
Dall'inizio del conflitto in Ucraina i rapporti bilaterali corrono su questo difficile equilibrio, di cui si è fatto portavoce ancora una volta Vladimir Putin. Da un lato gli attacchi del ministero degli Esteri al governo di Roma, accusato di "russofobia", dall'altro l'antico amore per l'Italia che alberga ancora in molti russi. (la Repubblica)