Orban: "Piano di pace per Kiev c'e', prendere o lasciare"

Orban: Piano di pace per Kiev c'e', prendere o lasciare
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Tiscali Notizie ESTERI

"Se presentero' il piano di pace a Zelensky? Il piano di pace e' su tavolo, prendere o lasciare" ha detto il premier ungherese Viktor Orban entrando alla riunione dei Patrioti a Bruxelles. "E' una proposta semplice, niente di complicato - ha aggiunto Orban - E' una proposta per non lasciare morire migliaia di ragazzi ed effettuare uno scambio di prigionieri. Una tregua di Natale come ce ne sono state molte durante la prima guerra mondiale". (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri media

"Alla fine della presidenza ungherese dell'Ue, abbiamo compiuto nuovi sforzi per la pace. (Reggio TV)

Lo scrive Viktor Orban su X replicando alle parole di Zelensky che ha attaccato il premier ungherese dopo la sua telefonata con Vladimir Putin. È triste che il presidente Zelensky abbia chiaramente respinto ed escluso questa possibilità oggi, abbiamo fatto quello che potevamo!". (ilmessaggero.it)

È Viktor Orbán il grande mediatore del dialogo tra Donald Trump e Vladimir Putin per «mettere fine alla guerra in Ucraina»? Difficile non pensarlo associando quanto avvenuto nelle 48 ore. Lunedì il premier ungherese è volato a Mar-a-Lago per incontrare il rieletto presidente Usa, di cui è fan e alleato. (Open)

Ue, cosa c’è dietro il nuovo braccio di ferro tra Bruxelles e l’Ungheria sui 6,6 miliardi di euro da destinare all’Ucraina

Zelensky risponde a Putin: “Ecco le 7 condizioni per la pace” (la Repubblica)

Il presidente russo, nell'ambito della guerra in Ucraina, punta a «garanzie per la Federazione Russa e i suoi cittadini» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI La diretta Putin: «Non ci serve un cessate il fuoco ma una pace duratura» (Corriere del Ticino)

Ma il grande ostacolo ha, di nuovo, le sembianze del primo ministro ungherese, Viktor Orbán, contrario a contribuire al supporto all’esercito di Kiev. Arrivare al 2025, però, sarebbe un rischio tropo grosso: intanto non verrebbe rispettata la tabella di marcia decisa dall’Unione, trasmettendo così un segnale di debolezza, e si andrebbe inoltre incontro a un anno di cambiamenti che potrebbero convincere molti membri a rivedere le proprie posizioni, soprattutto per l’arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump, da sempre contrario al sostegno incondizionato al governo di Volodymyr Zelensky. (Il Fatto Quotidiano)