La Siria è alla resa dei conti: attacchi tra fazioni e proteste, coprifuoco a Homs. La convivenza da ricostruire tra cristiani, sunniti e alawiti
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Le città e le campagne della costa siriana sanguinano. L’ultimo a morire è stato un miliziano dell’esercito fedele al nuovo governo insediato a Damasco, ucciso in un agguato al confine fra Siria e Libano, al varco di Dabousieh. Il soldato, insieme alla brigata di stanza nel villaggio di Talkalakh, stava conducendo una operazione di controllo del confine quando uomini armati hanno aperto il fuoco. Sul terreno sono rimasti Sami Bakir, giovane miliziano originario della cittadina, e quattro feriti. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
In diverse città è scoppiato il malcontento dopo che sui social si è diffuso un filmato che mostrerebbe un attacco a un luogo sacro della minoranza alawita ad Aleppo. Si registrano disordini a Tartous, Jableh, Latakia, Homs e Banias. (Sky Tg24 )
Queste manifestazioni sono le prime dal rovesciamento di Assad. (RSI Radiotelevisione svizzera)
L'operazione aveva l'obiettivo di "ripristinare la sicurezza, la stabilità e la pace civile" nella regione e ha "neutralizzato un certo numero" di combattenti. (il Giornale)
Scontri tra gli islamisti che hanno preso il potere in Siria e i sostenitori del governo del deposto presidente Bashar Assad hanno causato la morte di sei combattenti islamici e il ferimento di altri. Siria: scontri tra gli islamisti al potere e i sostenitore di Assad. (Radio Bullets)
Il dopo-Assad è appena cominciato. Le manifestazioni della minoranza alawita, esplose dopo un video sui social network che mostrava un attacco a uno dei loro santuari, hanno incendiato le città costiere di Tartus, Jableh e Latakia, dove è molto radicata la comunità da cui proviene il deposto presidente Bashar al-Assad. (Il Fatto Quotidiano)
Il gruppo Hayat Tahrir al-Sham, ora al potere a Damasco, ha imposto un coprifuoco notturno dopo che "14 membri del ministero degli Interni" sono stati uccisi in "imboscate da parte dei sostenitori del presidente deposto Bashar al-Assad" PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)