Le immagini dell'attacco a un santuario fanno esplodere le proteste in Siria, ma il video è "vecchio"

Le immagini dell'attacco a un santuario fanno esplodere le proteste in Siria, ma il video è vecchio
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Gazzetta del Sud ESTERI

Una Ong e testimoni hanno riferito di manifestazioni della minoranza alawita in diverse città della Siria, dopo un video sui social network che mostrava un attacco a uno dei loro santuari. Tre testimoni sentiti dall’AFP hanno riferito di manifestazioni nelle città costiere di Tartous, Jableh e Latakia, nella Siria occidentale, dove è molto radicata la comunità alawita da cui proviene il deposto presidente Bashar al-Assad (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altri giornali

Scontri tra uomini armati e forze di sicurezza che cercavano di arrestare un ufficiale dell’ex dittatore Bashar al-Assad si sono conclusi con un bilancio di almeno 9 morti. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), precisando che gli scontri si sono verificati a Tartus, nell’ovest della Siria. (Gazzetta del Sud)

In diverse città è scoppiato il malcontento dopo che sui social si è diffuso un filmato che mostrerebbe un attacco a un luogo sacro della minoranza alawita ad Aleppo. Si registrano disordini a Tartous, Jableh, Latakia, Homs e Banias. (Sky Tg24 )

La situazione nell’ovest della Siria si è incendiata nelle scorse ore e resta incandescente. Il dopo-Assad è appena cominciato. (Il Fatto Quotidiano)

Ucraina, massiccio raid missilistico russo su Kharkiv. Media: «Hamas non ha fornito la lista degli ostaggi da liberare»

L'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdu) ha riferito che 9 persone sono state uccise negli scontri scoppiati tra uomini armati e le forze di sicurezza che cercavano di arrestare un alto funzionario del governo deposto di Bashar Assad. (Corriere del Ticino)

L'operazione aveva l'obiettivo di "ripristinare la sicurezza, la stabilità e la pace civile" nella regione e ha "neutralizzato un certo numero" di combattenti. (il Giornale)

Israele non ha ancora ricevuto da Hamas la lista degli ostaggi vivi e morti che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase di un eventuale accordo per il cessate il fuoco. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan, ripresa anche da Times of Israel. (Il Sole 24 ORE)