500 kg di cocaina tra i chicchi di un noto caffè: l'incredibile scoperta in uno stabilimento
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Ebbene dopo aver effettuato i test del caso è stato accertato che la “polvere bianca misteriosa” rinvenuta nel corso dello scarico dei sacchi contenenti chicchi di caffè” era proprio cocaina.
Quando ne hanno rinvenuta una tale quantità nascosta tra i chicchi del caffè arrivato da poco con un carico, non potevano a credere ai loro occhi.
Non potevano crederci quando, aprendo un carico di chicchi di caffè si sono trovati davanti qualcosa di ben diverso. (NewNotizie)
Su altri media
È stato sconcertante il ritrovamento fatto dallo staff di uno degli stabilimenti della Nespresso in Svizzera. La maggior produzione delle capsule di caffè Nespresso avviene proprio in Svizzera nei tre stabilimenti presenti per poi essere esportate nel resto del mondo (CheCucino.it)
Inoltre, l’azienda ha assicurato che segue delle procedure molto severe per i controlli di qualità del caffè importato Nespresso, infatti, ci ha tenuto a precisare immediatamente che i lotti rinvenuti sono stati isolati e la sostanza stupefacente non è entrata a contatto con alcuna attrezzatura usata per la produzione di caffè. (greenMe.it)
Tema della manifestazione, alla sua prima edizione sul litorale veneto, sono gli “spazi”. Goppion Caffè affianca nell’accoglienza TEDxJesolo, in programma sabato 14 maggio all’Auditorium dell’hotel Almar di Jesolo (Venezia): la storica torrefazione trevigiana sarà accanto agli organizzatori come partner tecnico dell’iniziativa. (Sardegna Reporter)
Inizialmente perplessi per la presenza di «una misteriosa polvere bianca», hanno poi allertato la polizia che dopo un'analisi accurata hanno capito che si trattava di stupefacenti. Si tratta di malavita originaria dei già citati Balcani ma anche dalla Nigeria», conclude Lourenço (Ticinonline)
Un grosso carico di cocaina è stato scoperto, quasi per caso, all’interno di uno stabilimento Nespresso. Cocaina al posto del caffè, la scoperta. (Virgilio Notizie)
"Stiamo parlando di una quantità ingente, ma è evidente che si tratta solo della punta dell'iceberg - aggiunge la giornalista -. La fantasia dei trafficanti non ha infatti limiti e vengono escogitati modi sempre più fantasiosi per nascondere il carico. (RSI.ch Informazione)