L'avvertimento di Meloni ai leader europei: “Accordo in Consiglio o arrivano sorprese”

MILANO. Non fate neanche la “parte” di condividere con me i nomi dei prossimi leader europei? Preparatevi perché i Conservatori sono diventati il terzo gruppo dell’Europarlamento e sono pronti a fare guerriglia in aula. Non sono passate neanche quarantotto ore dalla serataccia di lunedì a Bruxelles, quella in cui la premier italiana è stata esclusa platealmente dal tavolo in cui Emmanuel Macron, … (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Ho trovato surreale che quando ci siamo incontrati nel primo consiglio successivo alle elezioni alcuni siano arrivati coi nomi senza neanche tentare prima una riflessione su quale fosse l’indicazione cittadini e quale dovesse essere il cambio di passo sulle priorità, io non interpreto la democrazia così, questi sono atteggiamenti che allontanano i cittadini. (StrettoWeb)

Gli italiani devono scegliere da che parte stare. “In 20 mesi di governo abbiamo fatto più riforme di quante non ne siano state fatte in anni e anni, e sono state riforme coraggiose. (Secolo d'Italia)

Come annunciato l’Ecr si rinfoltisce con 11 nuovi ingressi e quello dei conservatori europei diventa per il momento il terzo gruppo più grande a Strasburgo, superando (salvo novità in questo altro campo) quello dei liberali di Renew. (il manifesto)

Giorgia Meloni sulle trattative UE: “la democrazia non è questa, se PPE continua a inseguire la sinistra sarà fatale”

Roma — Giusto per capire l’aria che tira: salvo cambi d’agenda, Giorgia Meloni dovrebbe ricevere lunedì a Roma Viktor Orbán. E d’altra parte, è da ieri che la presidente de… (la Repubblica)

Charles Michel (suo alleato) accelera, scordando i due mesi di negoziati del 2019. (La Verità)

«Si è tentato di correre perché i protagonisti si rendono conto che è un accordo fragile», ha affondato il colpo la presidente del Consiglio parlando alla festa per i 50 anni de Il Giornale. «Ho trovato surreale che quando ci siamo incontrati nel primo Consiglio successivo alle elezioni alcuni siano arrivati coi nomi senza neanche tentare prima una riflessione su quale fosse l’indicazione dei cittadini e quale dovesse essere il cambio di passo sulle priorità. (Open)