A Torino ora è fuga dall'auto, un'impresa su dieci lascia il settore
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Cara auto, addio. Un’azienda della filiera su dieci, il 12% del totale, pensa di lasciare il settore. Per cominciare a fornire di componenti meccaniche l’aerospazio, l’elicotteristica, la nautica e il ferroviario. Tutti quei settori industriali che oggi godono di miglior fortuna rispetto ai sali e scendi dell’automotive. Il divorzio delle imprese della componentistica, stremate dalla riconversione elettrica, dai grandi car maker è stato certificato ieri al Mauto a Torino dalle analisi di Anfia e Camera di Commercio di Torino sull’indotto a quattro ruote. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
"È necessario considerare il settore in maniera globale e non nazionale. Ciò ci dimostra quanto questa transizione sia difficile, quanto il settore subisca i contraccolpi della congiuntura". (ilmessaggero.it)
È solo una battuta (ma nemmeno troppo), quella pronunciata sorseggiando un caffè in una pausa dei lavori per la presentazione del nuovo Osservatorio sulla componentistica automotive della Camera di Commercio di Torino e Anfia. (La Repubblica)
La situazione in cui versa l’automotive sabaudo emerge dall’Osservatorio sulla componentistica automotive italiana dell’Anfia e della Camera di Commercio di Torino. (ClubAlfa.it)
Bruxelles – Italia e Germania vanno storicamente a braccetto come partner commerciali. Nel 2023 è stato registrato il secondo valore di interscambio maggiore di sempre, confermando per la Germania la prima posizione negli scambi con l’Italia. (EuNews)
In tutto si tratta di un comparto che dà lavoro a circa 1.300 dipendenti. Secondo un’analisi di Confapi Padova, sono 15 le imprese produttive nel settore automotive, soprattutto subfornitura meccanica, attive in provincia di Rovigo, mentre circa 550 sono le imprese interessate nella filiera, che comprende anche la commercializzazione e i servizi post-vendita. (La Voce di Rovigo)
Ma a preoccupare anche le elezioni in America con il protezionismo annunciato da Trump || Segnali preoccupanti dal comparto dell’automotive italiano che paga le difficoltà vissute dal settore in Francia e Germania, mercati di cui l’Italia è principale fornitore per le case automobilistiche dei due paesi. (Antenna Tre)