Petrostati e lobbisti, i dubbi degli scienziati sulle ultime Cop
Che per le Cop sia ora di cambiare è senso comune, tra gli addetti ai lavori. Quando a dirlo sono alcune delle persone che il meccanismo Cop hanno contribuito a crearlo, però, l’impatto è diverso. In una lettera pubblicata ieri, un corposo gruppo di personalità legate al tema del riscaldamento globale ha scritto che le Conferenze delle Parti «non sono più adatte a raggiungere i loro obiettivi» e, per questo, vanno riformate. (il manifesto)
Su altri giornali
Carbon credits per una strategia sostenibile Dai carbon credits alle emissioni di CO 2 , dai bonus ridotti al principio di cassa, dall’intelligenza artificiale alle strategie di business; cos’è successo questa settimana (Guida Finestra)
E così mentre il negoziato tra i Paesi membri si concentrava sulla nuova proposta di accordo, presentata dai paesi in via di sviluppo, il “Gruppo di esperti indipendenti sulla finanza climatica" ha presentato il suo terzo rapporto. (Vatican News - Italiano)
E’ l’incipit dell’articolo di Lorenzo Tecleme pubblicato da Valori.it, notizie di finanza etica ed economia sostenibile, diretto da Andrea Barolini. La prima metà del summit è passata, ma sul tavolo non c’è quasi niente di definitivo. (la Repubblica)
I pochi leader occidentali sbarcati in Azerbaigian, stretto a nord dalla Russia e a sud dall’Iran, si fermano il tempo di leggere il discorso, stringere qualche mano, magari in vista di nuovi accordi sul gas, e fuggire altrove. (Corriere della Sera)
Mentre un candidato che abbraccia apertamente il negazionismo climatico viene eletto Presidente degli Stati Uniti d’America, è di pochi giorni fa la notizia che il 2024 sarà l’anno più caldo di sempre. (Il Fatto Quotidiano)
Alle conferenza sul clima, almeno in Azerbaigian, non è più permesso nemmeno gridare il proprio dissenso, ma solo mormorarlo. Centinaia di attivisti alla COP29 a Baku sono stati costretti alla protesta molto particolare che si vede nelle immagini e a suo modo provocatoria. (La Stampa)