Alex Marangon trovato morto nel Piave: sciamani e ayahuasca, cosa filtra sulla tragedia

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Sarebbe morto sotto effetto di allucinogeni Alex Marangon, il barista di 26 anni scomparso nel nulla lo scorso sabato notte durante un raduno di appassionati di sciamanesimo nell’Abbazia Santa Bona di Vidor. Il giovane, stando a quanto si apprende, avrebbe assunto la ayahuasca, una pianta allucinogena illegale in Italia, utilizzata da secoli in Sud America dagli sciamani e considerata sacra. Le ricerche da parte dei carabinieri del comando provinciale di Treviso, Vittorio Veneto e Montebelluna, dei pompieri e della Protezione civile, sono andate avanti per tre giorni. (Liberoquotidiano.it)

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Sono finite ieri alle 14.30 le speranze e, insieme, la ricerca di Alex Marangon, il 25enne di Marcon, nel veneziano, sparito nella notte tra sabato e domenica dopo aver partecipato a una festa privata all’abbazia Santa Bona di Vidor, in provincia di Treviso (ilgazzettino.it)

Doveva trattarsi di un ritiro musicale-spirituale quello da cui si è allontanato Alex Marangon la notte tra il 29 e il 30 giugno, per poi far perdere le proprie tracce per giorni prima di riapparire sul greto del fiume Piave, senza vita. (Il Fatto Quotidiano)

Una serata all’insegna di culti sciamanici con l’assunzione di un infuso altamente allucinogeno. E poi la ferita al fianco, probabile segno di un morso di un animale selvatico. (Corriere della Sera)

Alex Marangon, il barman morto nel Piave “era sotto l’effetto dell’allucinogeno ayahuasca”: aveva partecipato a un raduno sulle pratiche sciamaniche

I partecipanti a quella festa avrebbero assunto della ayahuasca, una sostanza allucinogena che potrebbe in parte spiegare i motivi dell’allontanamento del ragazzo e il suo successivo ritrovamento sul greto del fiume Piave (Open)

La notizia che si è sperato fino all'ultimo di non dover comunicare è arriva nel primo pomeriggio di oggi, martedì 2 luglio. (Corriere della Sera)

Dopo tre giorni di ricerche, il suo corpo è stato ritrovato su un isolotto sul greto del Piave, martedì 2 luglio. Un raduno dedicato alla meditazione e alla musica, per avvicinarsi alle pratiche sciamaniche dell’Amazzonia. (La Stampa)