Il Fondo Monetario alza le stime sul Pil. Ma restano centrali i tassi Bce

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Nicola Porro ECONOMIA

Il Fondo monetario internazionale alza, seppur di misura, le stime sul Pil italiano per il prossimo anno (+0,9%) che però torna a crescere meno della media degli altri Paesi di eurolandia: +0,7% nel 2024. Le stime del governo sono più generose, in particolare il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti resta convinto che un progresso dell’1% resti a portato di mano. Dalla fotografia scattata dal Fmi appare tuttavia chiaro che occorre mettere mano alle riforme. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri media

Il Pil si conferma in aumento al 3.2% per quest'anno e rivede in rialzo quello del 2025 al 3.3% nonostante il rallentamento della disinflazione che apre la porta a tassi alti per un periodo prolungato. (La Voce del Patriota)

I rischi al rialzo per l’inflazione sono aumentati, rafforzando la prospettiva di tassi di interesse alti per un periodo prolungato in un contesto di escalation delle tensioni commerciali e dell’incertezza politica. (La Stampa)

Le proiezioni di aprile per la Germania rimangono al +0,2% nel 2024 e +1,3% nel 2025, mentre per la Francia le stime vengono riviste al rialzo per quest'anno, al +0,9% (+0,2 punti percentuali), mentre per il 2025 il ritocco è al ribasso, al +1,3% (-0,1). (PPN - Prima Pagina News)

Il Fmi alza le stime del Pil dell’Italia, ma vede tassi globali elevati a lungo

FRANCOFORTE - Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le previsioni di crescita per l'Italia nel 2025 che sono ora dello 0,9% rispetto allo 0,7% della stima precedente. Per la Germania le stime sono invariate: +0,2% nel 2024 e +1,3% nel 2025. (PRIMAPRESS - Agenzia Stampa Nazionale)

Il Fondo monetario internazionale ha presentato oggi il suo aggiornamento trimestrale sull’economia mondiale. Il FMI ha segnalato che l'utilizzo del debito a breve termine da parte degli Stati Uniti è più economico ma anche più rischioso, "mentre la crescita dei salari con deboli incrementi di produttività potrebbe rendere difficile per le aziende moderare gli aumenti dei prezzi". (XTB)

Tuttavia, la previsione di crescita per il 2025 è stata rivista al rialzo al 3,3%, riflettendo un cauto ottimismo per il futuro. Invezz (TradingView)