La disabilità si fa musical, l'inclusione è partecipazione: «Vogliamo decidere noi»

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Corriere della Sera SALUTE

Sono volati oltreoceano per girare lo spot che rendesse più forte e universale il messaggio. Hanno coinvolto anche un volto noto, quello di Caterina Scorsone, del cast di «Grey’s Anatomy» e mamma di una bambina con sindrome di Down. Il risultato è «No decisiono without us»: un minuto e trenta di musical per dire che l’inclusione non sarà mai possibile se il mondo continuerà a essere disegnato da «pochi» e per «pochi». (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Matteo ha la sindrome di Down e da lì il “babbo” (come si dice amorevolmente in Toscana, ndr) Sandro Del Rosso ha deciso di rimboccarsi le maniche: “Per me la nascita di un figlio con problematiche non è stata un problema. (Luce)

Lo slogan: #ImproveOurSupportSystem. Dalla scuola al lavoro, dai trasporti pubblici all'autonomia abitativa, ecco da dove passa la vera inclusione. Ne parliamo con Gabriella Rosa dell'AIPD di San Benedetto (Centropagina)

Oggi è la Giornata Mondiale della Sindrome di Down. I centri censiti dall’Iss sono quelli che hanno aderito al Progetto Sindrome di Down, che ha l’obiettivo di orientare le persone verso centri competenti e creare una rete tra gli operatori sanitari in modo da facilitare la continuità nell’assistenza alle persone che vivono questa condizione e alle loro famiglie. (Quotidiano Sanità)

Si rivolge ai governi, ma anche a tutti i decisori politici, la campagna 2025 della Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down (World Down syndrome day, #wdsd2025 sui social) che ricorre oggi, 21/3 perché in questi individui il 21° cromosoma presente in 3 copie. (Avvenire)

Basti pensare che negli anni Settanta si fermava a 20 anni, mentre oggi è triplicata, fino a raggiungere i 60 anni, con alcune persone che raggiungono anche i 70 anni. In Italia vivono 38.000 persone con sindrome di Down (Ok Salute e Benessere)

«Migliorare i sistemi di supporto» è il tema scelto per la Giornata Mondiale della Sindrome di Down 2025 che ricorre il 21 marzo, per accendere i riflettori sui sostegni di cui ha bisogno chi ha quest’anomalia genetica che, al pari degli altri, può dare il proprio contributo in ogni ambito, sociale, lavorativo, relazionale. (Corriere della Sera)