Siria, dopo 13 anni di violenze ecco la nuova crisi siriana. I fatti e i protagonisti
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La Siria torna al centro del dibattito internazionale e occupa nuovamente le prime pagine dei giornali dopo un lungo periodo di silenzio, scandito sul campo da eventi drammatici. Solo nel mese di novembre, secondo l’ultimo rapporto del Syrian Network for Human Rights, settanta persone, tra cui venti bambini, sono stati uccisi dai bombardamenti russo-governativi e per mano di diversi gruppi armati. Secondo la stessa fonte, almeno centoundici profughi siriani sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sul Libano negli ultimi trenta giorni. (Vita)
Ne parlano anche altri giornali
L’Europa teme un altro “ritorno della storia”. Di fronte alla fulminea accelerazione della guerra civile in Siria, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri ha evocato «il rischio di un collasso migratorio». (Liberoquotidiano.it)
Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in visita oggi insieme con il Ministro della Difesa Israel Katz alla base di reclutamento di Tel Hashomer. «Siamo qui con i nuovi arruolati nella brigata corazzata. (Corriere del Ticino)
Un Osservatorio di guerra siriano ha affermato che attacchi israeliani al confine tra Libano e Siria hanno ucciso due soldati, mentre il Libano ha segnalato un'altra vittima degli ultimi raid di frontiera dopo l'annuncio della tregua tra Hezbollah e Israele. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Si apre il fronte siriano. Si apre in un momento in cui erano ridotte, almeno in parte e momentaneamente, le pressioni sull'Iran. Effetto della tregua tra Israele e gli Hezbollah libanesi, storicamente sostenuti dalla Repubblica Islamica, come Hamas contro cui Israele combatte da oltre un anno nella Striscia di Gaza. (Adnkronos)
Da un lato, le bombe di Israele che continuano a cadere sulla Striscia di Gaza e, malgrado la tregua, anche sul Libano; dall’altro, la spaventosa guerra civile divampata all’improvviso in Siria, con i ribelli jihadisti che stanno travolgendo l’esercito regolare del dittatore Bashar al-Assad. (LA NOTIZIA)
La più grande crisi di rifugiati del nostro tempo è in atto tra Siria e Libano, nella striscia di Gaza, in larghe parti del Nord Africa. Centinaia di migliaia di siriani che erano fuggiti dalla guerra civile trasferendosi in Libano erano tornati nel loro paese negli ultimi mesi, quando la guerra tra Israele e Hezbollah si era fatta più intensa. (ilmessaggero.it)