Giulio De Renoche, medico soccorritore del Vajont: «Io di vivi quella notte ne ho visti pochissimi. Nel cimitero divelto erano i morti due volte»

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Giulio De Renoche, classe 1937, è un medico padovano in pensione che ha vissuto il disastro del Vajont, diventando uno dei molti protagonisti nei soccorsi alla popolazione. «Non mi sono sentito un protagonista, ma una pedina di una situazione un po’ particolare». Dottor De Renoche, come mai si trovava lì? «Avevo 26 anni ed ero in forze alla brigata alpina Cadore, a Belluno. D’altronde amavo la montagna, ero uno sportivo, gareggiavo ai Ludi del Bo: così dopo 4 mesi a Firenze alla Scuola allievi ufficiali medici sono stato trasferito alla caserma Fantuzzi, come comandante della Sanità. (ilgazzettino.it)

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Il disastro del Vajont è una tragedia che poteva e doveva essere impedita, provocata dall'incuria dell'uomo, che ha lasciato una ferita profonda nella nostra Nazione. Quasi duemila persone persero la vita quella sera e interi paesi furono completamente spazzati via". (Tiscali Notizie)