Giulio De Renoche, medico soccorritore del Vajont: «Io di vivi quella notte ne ho visti pochissimi. Nel cimitero divelto erano i morti due volte»
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Giulio De Renoche, classe 1937, è un medico padovano in pensione che ha vissuto il disastro del Vajont, diventando uno dei molti protagonisti nei soccorsi alla popolazione. «Non mi sono sentito un protagonista, ma una pedina di una situazione un po’ particolare». Dottor De Renoche, come mai si trovava lì? «Avevo 26 anni ed ero in forze alla brigata alpina Cadore, a Belluno. D’altronde amavo la montagna, ero uno sportivo, gareggiavo ai Ludi del Bo: così dopo 4 mesi a Firenze alla Scuola allievi ufficiali medici sono stato trasferito alla caserma Fantuzzi, come comandante della Sanità. (ilgazzettino.it)
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Il 9 ottobre 1963 una frana del Monte Toc finisce nella diga del Vajont, al confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, provocando una gigantesca onda di fango che travolge i paesi a valle: Erto e Casso prima, poi Longarone, Codissago e Castellavazzo. (OGGI)
'9 ottobre 1963 " 9 ottobre 2024: sono passati 61 dalla distruzione della vallata del Vajont: i borghi di Frasègn, Le Spesse, Il Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, San Martino e la... (Virgilio)
Il disastro del Vajont è una tragedia che poteva e doveva essere impedita, provocata dall'incuria dell'uomo, che ha lasciato una ferita profonda nella nostra Nazione. "Il 9 ottobre 1963 è una data che difficilmente possiamo dimenticare. (Tiscali Notizie)
Cresciuta in una famiglia segnata da lutti e resistenza, la sua vita è stata costellata di attivismo e passione per la verità. Oggi ricordiamo la tragedia del Vajont, un evento che ha segnato profondamente la storia italiana e che ha visto una protagonista eccezionale, Tina Merlin, una giornalista il cui impegno e coraggio non sono stati sufficienti a prevenire la catastrofe. (Positanonews)
61 anni fa una frana di roccia di due chilometri quadrati di superficie, staccandosi dalle pendici del Monte Toc, subito dietro la diga tra Friuli Venezia-Giulia e Veneto, ha provocato una catastrofe davvero terribile. (La Gazzetta dello Sport)
È un tranquillo mercoledì autunnale a Longarone, piccolo centro della valle del Piave (nel bellunese), con tutti gli abitanti raccolti nelle case e nei bar davanti alla yv, per il match di Coppa dei Campioni tra il grande Real Madrid di Puskas e Di Stefano e gli scozzesi dei Glasgow Rangers: corre l’anno 1963. (altovicentinonline.it)