Internet veloce, assegnati 3,4 miliardi a Open Fiber e TIM per bando "Italia a 1 Giga"

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Finanza Repubblica ECONOMIA

(Teleborsa) - Sono stati assegnati, tramite il Ministero della Transizione digitale, 3,4 miliardi di euro di lotti relativi al bando "Italia a 1 Giga", che punta a portare Internet veloce a circa 7 milioni di indirizzi civici distribuiti su tutto il territorio italiano.

"Con i fondi del PNRR - ha aggiunto - stiamo procedendo a passo spedito per consentire a tutti, nessuno escluso, di avere una connessione veloce e moderna"

I vincitori della gara completeranno gli investimenti con propri fondi, stimati in circa 1,5 miliardi di euro. (Finanza Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Grazie ai fondi del bando Italia a 1 Giga la connessione a fibra ottica arriverà presto in ben 7 milioni di indirizzi civici in Italia: così ha annunciato il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale in data 24 maggio 2022. (Tom's Hardware Italia)

Di questi, circa 1,8 miliardi sono stati assegnati ad Open Fiber, che si è aggiudicata 8 lotti, e circa 1,6 miliardi a Tim, vincitrice dei restanti 6 lotti. Il bando partiva da una base d’asta di circa 3,6 miliardi di euro per le 14 aree geografiche aggiudicate (cosiddetti lotti). (Wired Italia)

xb2/tvi/mrv Lo ha detto Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, a margine della tappa torinese del tour del Governo “Italia Domani”. (Sardegna Reporter)

Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, alla tappa torinese del tour ‘Italiadomani’ sul Pnrr. “È importante – sottolinea – un’interfaccia significativa con il ministro Colao perché insieme al sindaco abbiamo ben chiara la visione per il rilancio per questa città e di questo territorio, soprattuto sul tema dell’aerospazio” (LaPresse)

L'appello della vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera dal Neaples Healthcare Summit. Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, Paolo Ascierto, dirigente medico UOC oncologia medica e terapie innovative, Aldo Patriciello, eurodeputato di Forza Italia, e Luigi Mansi, direttore della sezione ‘Salute e Sviluppo’ del Centro Interuniversitario per la Ricerca e lo Sviluppo sostenibile (LaPresse)

. Un “tetto di cristallo” non consente di utilizzare la piena potenzialità della componente di diritto privato del SSN per garantire una risposta puntuale, efficace ed efficiente alla domanda di salute della popolazione: una condizione che deve essere superata per il bene del Paese. (Sardegna Reporter)