Parla mister WikiLeaks: "Il giornalismo è stato criminalizzato dagli Usa"
"Ho scelto la libertà al posto di una giustizia impossibile da realizzare. Non sono libero oggi perché il sistema ha funzionato: sono libero perché mi sono dichiarato colpevole di giornalismo". Julian Paul Assange parla per la prima volta da uomo libero, dopo aver trascorso quattordici anni della sua esistenza nell’ambasciata ecuadoriana a Londra e in detenzione nel carcere britannico di massima sicurezza di Belmarsh per aver divulgato centinaia di documenti scottanti del Dipartimento di Stato americano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri giornali
Il pronunciamento dell'Assemblea parlamentare dell'istituzione internazionale aggiunge un capitolo alle vicende giudiziarie del fondatore di Wikileaks. Nel mirino anche il governo statunitense e il Regno Unito per avergli imposto un "trattamento sproporzionato". (Sky Tg24 )
L’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha approvato la risoluzione sottoposta dalla sua Commissione per gli affari giuridici che accorda a Julian Assange, per il periodo della sua detenzione nella prigione di Belmarsh a Londra, la qualifica di “prigioniero politico”. (articolo21)
Margen Eggert (al centro) interpreta il ruolo della matriarca Karen, fulcro delle tensioni familiari raccontate nell'ultimo film dei fratelli Zürcher, Il passero nel camino. Zürcher Film Donne al comando e animali in libertà nello zoo umano di Ramon Zürcher (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)
A parlare così a una ventina di reporter ammassati nell’aula dell’Assemblea parlamentare del Consiglio di Europa ieri mattina è stata Stella Assange, arrivata a … (Il Fatto Quotidiano)
Nella quale ai giornalisti compete una missione cruciale: “Essere degli attivisti per la verità”. Perché “il giornalismo non è un crimine”, ma “un pilastro di una società libera e informata”. (LA NOTIZIA)
Quell’Europa che è stata culla della democrazia fin dai tempi degli antichi greci. E, da uomo libero, ha detto al mondo di essere stato costretto a scambiare la sua libertà con la giustizia, la sua prigionia con la libertà di espressione, la sua vita con il suo lavoro. (articolo21)