Appello per una presa di posizione su criticità medico-sanitarie e rischi di salute per le persone migranti inerenti l’accordo Italia-Albania
Per quanto riguarda il concetto di vulnerabilità, la legge di ratifica del Protocollo¹ fa riferimento al D. Lgs. n. 142/2015 (art. 17), attuazione della Direttiva europea 2013/32/UE e della Direttiva europea 2013/33/UE, recante quest’ultima le norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, e che all’art. 21 identifica come persone vulnerabili “i minori, i minori non accompagnati, i disabili, gli anziani, le donne in stato di gravidanza, i genitori singoli con figli minori, le vittime della tratta degli esseri umani, le persone affette da gravi malattie o da disturbi mentali e le persone che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale, quali le vittime di mutilazioni genitali femminili”. (Mediterranea - Saving Humans)
Ne parlano anche altri media
Mentre milioni di famiglie italiane sono costrette a raschiare il fondo del barile per riuscire a mandare avanti la propria vita, a mantenere i figli a scuola, a prendersi cura dei propri anziani, il nostro governo, anziché rispondere alle reali necessità dei cittadini, continua a fare scelte politiche che rasentano l'assurdo. (Valledaostaglocal.it)
Migranti. Associazioni Medici contro il protocollo Italia-Albania: “Viola il codice di deontologia medica e i diritti umani” (Quotidiano Sanità)
ROMA – Il Guardian affonda l’accordo “multimilionario tra Italia e Albania” per i migranti, “presentato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, come nuovo modello per l’istituzione di centri di accoglienza e detenzione per i richiedenti asilo al di fuori dell’Ue”. (Dire)
L’organizzazione umanitaria SOS Mediterranée ha sabotato il programma di esternalizzazione della migrazione italo-albanese, secondo le accuse riportate da Libero e riprese da Fratelli d’Italia del premier Giorgia Meloni sui suoi canali ufficiali di social media. (EURACTIV Italia)
Agenti in meno per decisione del Viminale. E la paura della Corte dei Conti. Mentre a Palazzo Chigi si pensa di attendere la Corte di Giustizia Europea. Che però potrebbe dire di no a Meloni e Piantedosi (Open)
I denti del giudizio. Non quello de i tribunali – ci arriveremo dopo – ma quello dei denti. (Il Fatto Quotidiano)