Bonus Ristrutturazione 50%: Ecco Perché Potresti Perderlo Se Non Agisci Subito!

23/10/2024 ECONOMIA

Il governo italiano ha confermato una proroga del bonus ristrutturazione del 50% fino al 2025, inserita nella nuova legge di bilancio approvata il 15 ottobre. Questa agevolazione, originariamente in scadenza nel 2024, permette una detrazione fiscale del 50% sulle spese di ristrutturazione, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione è distribuita su dieci anni, offrendo un supporto concreto per chi desidera rinnovare la propria abitazione. (Infoinsubria)

Ne parlano anche altre testate

Proroga della misura per i mutui sulla prima casa fino al 2027. Nel testo del DDL di Bilancio la riconferma sulle misure, comprese le novità per le famiglie numerose Qualora confermate dopo l’approvazione, le agevolazioni per i mutui per i giovani under 36 e per le altre categorie prioritarie saranno oggetto di proroga fino al 31 dicembre del 2027. (Informazione Fiscale)

Tra le novità inserite nel Disegno di legge di Bilancio c’è la proroga per il bonus ristrutturazioni al 50 per cento solo per le prime case. I contribuenti che sosterranno spese nel 2025 per interventi che non riguardano l’abitazione principale vedranno ridotto l’incentivo al 36 per cento. (Informazione Fiscale)

Nel 2025, novità anche per il bonus mobili. L’agevolazione doveva sparire alla fine del 2024, ma il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato che nella Manovra è prevista la proroga per il 2025. (Potenza News )

Una proroga fino al 2025 (ComplianceJournal.it)

A differenza di altri bonus casa, il Bonus mobili ed elettrodomestici sarà prorogato anche nel 2025 senza ulteriori ridimensionamenti. Lo sconto applicato resterà lo stesso applicato quest’anno: il 50% su un tetto massimo di 5mila euro di spesa per mobili e grandi elettrodomestici destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione. (Pambianco Design)

Per beneficiare del Bonus Mobili è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali, che deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell'anno precedente a quello dell'acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. (ingenio-web.it)