Usl Umbria 1, spostamento del Centro Salute di Città di Castello
Città di Castello, 13 luglio 2024 – Il Centro di Salute di Città di Castello, attualmente situato in via Giorgio Vasari 5, sarà trasferito in via Luigi Angelini 10, nel blocco C e presso la struttura retrostante il Presidio ospedaliero di Città di Castello. Uno spostamento reso necessario per avviare il progetto di realizzazione della Casa di Comunità, come previsto dal DM 77/2022 sulla riorganizzazione e lo sviluppo dei servizi territoriali. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Su altre testate
Dopo una temporanea attenuazione legata agli effetti della circolazione depressionaria attiva sull'Europa centro-occidentale, foriera di piogge e temporali al Nord, 3Bmeteo riporta che tra la giornata di domenica e la prossima settimana l'anticiclone nord-africano tornerà a rinforzarsi sull'Italia, alimentando una lunga e significativa ondata di calore. (ilmattino.it)
Sono infatti previste temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare sulle persone più fragili e anziane.L'allerta per il caldo viene dal Dipartimento della Protezione civile della Puglia, che ha diramato il bollettino relativo alle ondate di calore che, nel fine settimana, prevedono picchi di 35 gradi con temperature percepite di 37 gradi e, pertanto, saranno giornate con un'allerta di Livello 2. (AndriaViva)
Allarme caldo in Italia per domenica 14 luglio 2024. Se il Nord è colpito da forti rovesci e temporali con grandinate e nubifragi, nelle regioni del Centro-Sud persiste l'alta pressione con l'anticiclone africano. (METEO.IT)
Caldo record. Le temperature permarranno ben al di sopra delle medie climatiche quantomeno fino al 20 luglio. (ilmessaggero.it)
Il weekend in arrivo sarà caratterizzato ancora dall'azione del promontorio anticiclonico di origine subtropicale che apporterà temperature decisamente calde e localmente roventi su tutta la Regione e localmente sul Vibonese, con alcune aree che dovranno… (Il Vibonese)
La causa è da attribuire all'oramai temuto anticiclone africano che spinto da correnti aride e bollenti di origine desertica riuscirà ancora una volta ad espandersi su tutto il Mediterraneo dando vita ad una intensa e lunga ondata di caldo, la quarta della stagione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)