Il Vaticano scomunica l'arcivescovo Carlo Maria Viganò

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Si rifiutava di riconosce il Pontefice. Ritenuto colpevole del delitto di scisma. Il Dicastero per la Dottrina della Fede rileva che Carlo Maria Viganò, arcivescovo di Ulpiana, era "accusato del delitto riservato di scisma (cann. 751 e 1364 CIC; art. 2 SST). Sono note le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II". (upday IT)

La notizia riportata su altri giornali

La Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata dal cardinale argentino Victor Manuel Fernandez, si è riunita giovedì per deliberare il procedimento penale canonico contro di lui, nonostante la sua assenza (convocato per lo scorso 28 giugno non si è presentato) e lo ha giudicato “colpevole” del reato di “scisma”, promulgando la sua scomunica “per avere abbandonato la comunione col Vescovo di Roma e la chiesa cattolica” “Allo scomunicato - è detto - è proibito celebrare la messa e gli altri sacramenti; di ricevere i sacramenti; di amministrare i sacramentali e di celebrare le altre cerimonie di culto liturgico; di avere alcuna parte attiva nelle celebrazioni appena citate; di esercitare uffici o incarichi o ministeri o funzioni ecclesiastici; di porre atti di governo. (Civonline)

, il Congresso si è riunito per concludere il processo penale extragiudiziale nei confronti dell'arcivescovo titolare di Ulpiana, accusato del delitto riservato di scisma. "Sono note le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II", si legge in una nota. (Il Sole 24 ORE)

La più scontata delle sentenze è stata comunicata oggi dall’ex Sant’Uffizio al diretto interessato: l’arcivescovo Carlo Maria Viganò è stato riconosciuto colpevole di scisma e scomunicato. (Corriere Roma)

Monsignor Carlo Maria Viganò scomunicato dal Vaticano per scisma: "Rifiutava di riconoscere il Pontefice"

Un finale inevitabile dopo che, convocato dall'ex Sant'Uffizio, Viganò aveva rifiutato il giudizio dichiarando di non riconoscere "l'autorità nè del tribunale che pretende di giudicarmi, nè del suo prefetto, nè di chi lo ha nominato". (il Giornale)

Le motivazioni alla base di questa drastica misura sono state rese note dall’ex Sant’Uffizio: «Sono note le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II». (Open)

La decisione è stata presa giovedì 4 luglio 2024. Brevemente, secondo la Santa Sede il monsignore si sarebbe rifiutato di riconoscere il Sommo Pontefice e di sottomettersi al suo ruolo istituzionale nel contesto delle mura leonine. (Virgilio Notizie)