La priorità di Giorgetti: escludere le spese militari dal deficit

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Ucraina

Il governo chiede di scorporare le spese militari dal calcolo del deficit, già sottoposto a una procedura di infrazione dalla Commissione Ue. Quanto all’impegno di incrementare la spesa per la difesa fino al 2% del Pil, o i nuovi piani dell’Alleanza per il sostegno all’Ucraina il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha puntualizzato ieri all’Ecofin a Lussemburgo che si tratta di «un impegno e non un obbligo». (il manifesto)

La notizia riportata su altri media

Quello pubblicato dalla Nato il 17 giugno scorso non è certo un report qualsiasi. Al contrario, esso si caratterizza per il fatto di arrivare un momento davvero importante; e per capire meglio di cosa si sta parlando, occorre fare un passo indietro al 2014. (Start Magazine)

23 Paesi su 32 hanno speso più del 2% del loro Pil per aumentare le proprie difese. Era prevedibile, visti i tanti conflitti bellici sul globo, e in particolare quelli in Ucraina e Medio Oriente. (InvestireOggi.it)

"Il 2% del Pil è un obiettivo da raggiungere per il bene del Paese, ma alle condizioni attuali e con le regole europee attuali non ci arriveremo nemmeno nel 2028″. Lo ha detto Guido Crosetto, ministro della Difesa, a proposito del target di aumento della spesa militare fissato dalla Nato per la difesa degli Stati membri. (Fanpage.it)

Ucraina, Crosetto: la proposta di pace di Putin? Sarebbe la fine

Quest’anno per la prima volta due paesi membri della Nato su tre spenderanno più del 2% del proprio Pil per la difesa. Saranno infatti 23 su 32 gli Stati a raggiungere l’obiettivo di spesa prefissato nel 2006, portando per la prima volta la spesa militare media dei membri europei e del Canada sopra il fatidico 2% rispetto al Pil. (Sky Tg24 )

in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Prima del voto di ormai quasi due anni fa, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati hanno promesso di rispettare gli «impegni assunti» con gli altri Paesi membri della Nato «in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa». (Pagella Politica)

Non è lo stato di fatto determinato dal più forte, da chi aggredisce, che può diventare il nuovo equilibrio”. – “Non solo l’Ucraina non potrà mai accettare una proposta del genere, ma come ho detto prima sarebbe la fine del diritto internazionale e l’inizio della fine del mondo. (Agenzia askanews)