CrowdStrike emette un comunicato stampa ufficiale: "Siamo profondamente dispiaciuti"

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CrowdStrike emette un comunicato stampa ufficiale: “Siamo profondamente dispiaciuti” Redazione RHC : 19 Luglio 2024 21:12 Avevamo riportato questo pomeriggio un commento arrivato in redazione da parte di CrowdStrike sull’accaduto. Intorno alle 13:25 ET, l’azienda emette un comunicato sul loro sito web che prosegue quanto anticipato nel commento di questo pomeriggio. Rispetto al commento di questo pomeriggio, CrowdStrike riconosce la gravità della situazione e si scusa profondamente per l’inconveniente e l’interruzione causati. (Red Hot Cyber)

La notizia riportata su altre testate

C’è stata una vera e propria corsa contro il tempo per cercare di risolvere il problema manualmente causati da un errore di configurazione del software di cybersicurezza Crowdstrike (che offre protezione contro gli attacchi hacker). (Il Fatto Quotidiano)

In particolare, Dietro al caos informatico globale che sta avendo effetti su aeroporti, banche e media in tutto il mondo, c'è un società statunitense di cybersicurezza: la Crowdstrike. (Secolo d'Italia)

Prima che un aggiornamento mandasse in panne i sistemi di mezzo mondo, mettendo cittadini e aziende davanti a una delle più grandi interruzioni informatiche della storia, il nome di CrowdStrike era quasi ignoto al grande pubblico. (L'HuffPost)

Il super crash mondiale di Windows causato da un update CrowdStrike errato: cosa impariamo

PALERMO – Tre voli cancellati e ritardi contenuti a causa del down informatico a livello mondiale che sta causando problemi ad alcune compagnie aeree. Al momento, le società di handling stanno effettuando il check-in con diversa procedura. (Livesicilia.it)

Chi ha avuto a che fare con le prime versioni di Windows, dal 95 in poi, la conosce bene perché ha visto piantarsi il computer varie volte. Poi i sistemi informatici si sono evoluti e pian piano il crash dei sistemi si è ridotto. (La Nuova Sardegna)

La giornata di oggi, 19 luglio 2024, verrà ricordata come un “nuovo” venerdì nero del Web (il primo fu il 12 maggio 2017, quando il mondo fu colpito dal ransomware WannaCry) e, proprio come quella prima volta, servirà da lezione per comprendere l’importanza di adottare quelle buone pratiche di sicurezza informatica che, ormai nel 2024, dovrebbero essere diventate la norma ma che, a quanto pare, vengono ancora trascurate: prima su tutte, è che gli aggiornamenti automatici non devono mai essere fatti su sistemi in produzione, ma devono prima essere testati su sistemi di sviluppo. (Cyber Security 360)