Sequestrata e picchiata dall'ex, sui social le violenze. Borrelli: “Perplesso da domiciliari”
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Un video choccante mostra la brutale aggressione subita da una ragazza di 22 anni a Natale dall’ex fidanzato. Immagini crude, di una violenza selvaggia e senza freni nei confronti della giovane anche quando è a terra e immobile. Un filmato drammatico che turba e spaventa, ripreso dallo stesso aguzzino durante il pestaggio, segnalato da alcuni conoscenti della vittima al deputato Francesco Emilio… (La Repubblica)
La notizia riportata su altre testate
Ad accendere i riflettori sulla vicenda un video, inviato dai parenti della giovane al parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Avs), che fotografa alcuni momenti dell’aggressione. Autore delle violenze, secondo le indagini dei carabinieri approdate a fine anno al suo arresto, sarebbe stato l’ex fidanzato, 23enne. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Arriva da Napoli la notizia dell'ennesimo caso di violenza sulle donne. Una giovane di 22 anni è stata infatti aggredita e sequestrata dall'ex fidanzato durante il giorno di Natale, e in quell'occasione ha subito un violento pestaggio. (il Giornale)
Sequestrata e picchiata per due giorni in una stanza di hotel. L’incubo di una ragazza di 22 anni di Napoli è finito grazie all'intervento dei carabinieri che hanno arrestato l’ex fidanzato. (Sky Tg24 )
Dopo averla pedinata per tutta la sera del 24 dicembre l'ex fidanzato ha cominciato a tempestarla di messaggi, convincendola ad incontrarlo per l'ultima volta il giorno di Natale. La ricostruzione (Today.it)
La loro relazione si è conclusa a inizio dicembre dopo dieci mesi, ma lui non lo accetta. La sera della vigilia è davanti casa della ex e vede che lei entra in un'auto con degli amici e decide di seguirli. (La Repubblica)
Un video girato forse per minacciare ulteriormente la giovane di soli 22 anni, ma che ora testimonia la brutalità dell'aggressione e che è arrivato fino al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, inviato dai familiari della vittima che «si sono dichiarati seriamente preoccupati per la decisione di assegnare solo gli arresti domiciliari all'aggressore». (leggo.it)
