**Cittadinanza: Mulè (Fi), 'è un referendum propositivo, la nostra Costituzione lo esclude'**

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Ponte sullo Stretto Migranti

"Leggendo il quesito referendario è chiaro secondo me che non è un referendum abrogativo. Si tratta di un referendum propositivo, escluso dalla nostra Costituzione; di una innovazione legislativa che vuole prevedere che un articolo della legge del 1992 sui figli adottati si applichi erga omnes, cioè a chiunque". Il quesito "si intesta quindi una novella normativa che non c'entra nulla con un referendum di tipo abrogativo". (Civonline)

Ne parlano anche altri giornali

La villa comunale di Frosinone oggi, giovedì 26, e domani, venerdì 27 settembre ospiterà “Luce di note e poi…”, una straordinaria occasione per vivere due serate all’insegna della grande musica, con interpreti d’eccezione e un programma che spazia tra capolavori contemporanei e rielaborazioni di composizioni classiche. (Frosinone News)

presentò Si arriva così alla fine degli anni Ottanta. Durante la decima legislatura, a dicembre 1988 l’allora ministro degli Esteri Giulio Andreotti, insieme ad altri ministri del governo guidato da Ciriaco De Mita (Democrazia Cristiana), (Pagella Politica)

“I promotori del Referendum Abrogativo in tema di Cittadinanza, in perfetto stile demagogico e propagandistico, propongono di risolvere un problema complesso con una soluzione semplice e semplificata, ad uso e consumo della propria base elettorale ideologizzata: non è tramite la concessione più rapida e semplice di un passaporto che si possa agire positivamente sull’annoso problema dell’integrazione socio-culturale degli immigrati regolari”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il quesito referendario, al termine di una riunione del Direttivo Nazionale dell’Associazione. (BlogSicilia.it)

Sinsitra, un'opposizione senza voti e senza potere riesuma la mitica società civile

Sono state raggiunte le 500mila firme necessarie per convocare il referendum di modifica della legge sulla cittadinanza del 1992 che ha l'obbiettivo di ridurre da dieci a cinque gli anni di residenza in Italia necessari per ottenere lo status. (Il Sole 24 ORE)

Che il 15 dicembre deciderà sulla sua legittimità. (Corriere della Sera)

È un’onda salita dal basso. Trainata da attori, registi, atleti e influencer, che ormai non ne possono più della politica». È con toni lirici che Repubblica ha ieri sottolineato il raggiungimento del quorum delle 500mila firme necessario per sottoporre all’ammissione della Consulta il referendum che vorrebbe abbassare da dieci a cinque gli anni richiesti agli stranieri per ottenere la cittadinanza italiana. (Liberoquotidiano.it)