Stipendi e Irpef: cosa succede dopo la procedura d'infrazione dell'Ue

Irpef e taglio del cuneo fiscale: cosa succede e cosa cambia dopo la procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea contro l'Italia? In termini pratici, l'apertura di una procedura di infrazione significa che il governo di Giorgia Meloni dovrà ridurre il rapporto tra deficit e Pil dello 0,5% l'anno. Per l'Italia, che ha un prodotto interno lordo nominale di circa 2mila miliardi, questo dovrebbe significare tagli di almeno 10 miliardi l'anno nel bilancio pubblico. (Today.it)

Su altre fonti

Ma il combinato della procedura di infrazione appena avviata da Bruxelles per disavanzo eccessivo e del nuovo set di regole che fanno parte del Patto di stabilità riformato rendono il percorso verso la prossima legge di Bilancio alquanto impervio. (Il Sole 24 ORE)

Tuttavia, la recente procedura di infrazione avviata da Bruxelles a causa di un deficit eccessivo e le nuove regole del Patto di stabilità riformato complicano il cammino verso la prossima legge di Bilancio più di quanto previsto. (QuiFinanza)

Tra le figure protagoniste della rassegna stampa odierna rientra senza dubbio Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio nonché presidente della rete delle omologhe agenzie dell’Unione europea (EU Ifis Network). (Policy Maker)

La manovra “selettiva”. Addio pensioni anticipate e sconto sul canone Rai

I redditi compresi tra i 10.000 ed i 30.000 euro si ritrovano a dover affrontare una riduzione del reddito disponibili – rispetto al 2014 – di un importo che oscilla tra i 96 euro per quanti percepiscono dei 15.000 euro l’anno e 351 euro per quanti si avvicinano alla soglia dei 25.000 euro. (Finanza.com)

Ha detto basta alla stagione «Lsd: lassismo, sussidi, debito». Ha … ROMA — Il bonus Befana sarà forse l’ultimo mini-regalo, ormai annunciato, che gli italiani vedranno per molto tempo. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha di fatto chiuso i cordoni della borsa, fissando un principio di fondo. (la Repubblica)

E l’effetto negativo del cosiddetto drenaggio fiscale, cioè l’incremento del prelievo per effetto dell’inflazione, più che compensa quello positivo determinato dalle modifiche normative: a parità di potere di acquisto, nel 2024 i lavoratori dipendenti senza carichi familiari pagano aliquote medie generalmente superiori a quelle che pagavano nel 2014. (Il Fatto Quotidiano)