Il papa va a convertire l'Europa

Dopo le folle oceaniche di Timor Est, un puntino nel mare musulmano dell'Indonesia, il papa è in Lussemburgo e Belgio. Finalmente, nel cuore dell'Europa. Autorità, teste coronate, società civile, i professori dell'Università Cattolica di Lovanio, dove l'aggettivo cattolico ci interpella con una domanda decisiva: esiste ancora un pensiero cattolico? O meglio, il cristianesimo è ancora in grado di parlare alla ragione, la ragione che da Parigi a Londra, da Madrid a Berlino ha costruito le cattedrali e una civiltà? Oggi il cristianesimo è semisparito in queste capitali in cui è stato per centinaia di anni il metronomo della vita associata e della cultura. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Lussemburgo è uno dei Paesi con il più alto Pil pro capite del mondo. Ed è un importante centro finanziario. È un Paese ricco insomma. Proprio qui Papa Francesco ricorda, a tutti, che la ricchezza «è una responsabilità». (Avvenire)

Fuori programma per papa Francesco durante il viaggio in Lussemburgo. (la Repubblica)

Attenta ai giovani, alla loro cura pastorale e a che non si ripetano abusi. (Famiglia Cristiana)

Papa in Lussemburgo. Dal ‘cuore’ dell’Europa invoca di nuovo la pace

Gli abusi sono "la vergogna che oggi tutti noi dobbiamo prendere in mano, dobbiamo chiedere perdono, risolvere il problema degli abusi contro i minori". Il problema è molto sentito con centinaia di vittime che chiedono giustizia. (l'Adige)

«Dopo pranzo Papa Francesco ha preso un caffè con alcuni collaboratori in un locale nei pressi della Casa Arcivescovile», racconta Silere non possum, pubblicando una foto del Papa sulla sedia a rotelle accanto ai suoi collaboratori davanti al bancone di un bar gestito da un giovane in attesa di un caffè. (La Stampa)

Papa Francesco dal Lussemburgo, prima tappa del suo viaggio nel “cuore” dell’Europa continua a invocare pace. La guerra ammala le Nazioni – ammonisce – non stanchiamoci di cercare onorevoli compromessi. (TV2000)