Epidemia sconosciuta in Congo, nuove speculazioni
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Nella Repubblica Democratica del Congo, una misteriosa epidemia ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale. Secondo i portavoce del governo, tra cui Patrick Muyaya, si sospetta che l'influenza, in co-infezione con altri virus come il Sars-CoV-2, possa essere coinvolta. Muyaya ha dichiarato che circa il 28% dei campioni analizzati sono risultati positivi all'influenza, mentre sono stati frequentemente rilevati anche rhinovirus e Sars-CoV-2.
Roberto Burioni, noto virologo, ha espresso la sua opinione sulla situazione, affermando che si tratterebbe di una forma particolarmente grave di malaria, piuttosto che di una nuova malattia. Questa dichiarazione è stata supportata da un comunicato del Ministero della Salute del Congo, che ha confermato la presenza di una grave forma di malaria nel paese. L'Italia, in risposta a questa emergenza sanitaria, ha aumentato i controlli precauzionali nei principali punti di ingresso portuali e aeroportuali per i viaggiatori provenienti dal Congo.
I sintomi della malattia includono febbre, mal di testa, tosse, naso che cola e dolori muscolari. L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha istituito un team di coordinamento con il Ministero della Salute per monitorare costantemente la situazione. Ulteriori indagini sono in corso per determinare l'esatta natura dell'epidemia, ma la notizia non giunge inattesa. Durante una recente conferenza stampa dell'Africa CDC, gli esperti avevano chiarito che le ipotesi su cui si stava indagando erano due: una forma severa di malaria insorta in persone con una situazione di malnutrizione e infezione virale, oppure un'infezione virale che si è sovrapposta a una condizione di malaria e malnutrizione.
L'epidemia ha portato l'Italia a innalzare i livelli di attenzione ai punti di ingresso portuali e aeroportuali, con l'obiettivo di prevenire la diffusione della malattia nel nostro paese.