Sinner, la sentenza a febbraio. La Wada ha scelto di vincere comunque
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Altri quattro mesi, come minimo, di tennis giocato portando la croce. Così vivrà il suo futuro prossimo il numero uno del mondo Jannik Sinner. Questo il suo programma autunno inverno: sarà il protagoniste delle Atp Finals di Torino, difenderà la Coppa Davis a Malaga, trascorrerà il Natale in famiglia e a gennaio difenderà gli Australian Open, ma sempre con questa spada di Damocle sulla testa: il … (la Repubblica)
Ne parlano anche altre testate
Jamie Singer è l’avvocato di Jannik Sinner, lo ha assistito durante la prima inchiesta, quella che ha portato all’assoluzione da parte della International Tennis Integrity Agency dopo che un tribunale indipendente aveva acclarato che il numero 1 al mondo era stato vittima di una contaminazione involontaria al Clostebol. (La Gazzetta dello Sport)
Lo spagnolo ha detto la sua sugli ultimi sviluppi di questa vicenda dopo la vittoria contro Griekspoor al 2° turno del torneo di Pechino. (Liberoquotidiano.it)
Alla fine Wada parlò. La World Anti-Doping Agency il 26 settembre (ma la comunicazione ufficiale alquanto stringata è uscita sul sito web con due giorni di ritardo) ha presentato appello al Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna chiedendo di infliggere a Jannik Sinner una sospensione da uno a due anni per il caso di doppia positività constatata il 10 e il 18 marzo quando, il tennista altoatesino, era impegnato al Master Mille di Indian Wells, sconfitto da Carlos Alcaraz in semifinale. (il manifesto)
Le nostre prime reazioni sono le stesse di Jannik Sinner, il numero uno del tennis mondiale, di fronte all’incomprensibile ricorso della Wada al Tas. I signori dell’antidoping mondiale hanno ritenuto (dopo quasi due mesi di studio delle carte) che l’assoluzione di Jannik da parte della Itia (organismo antidoping indipendente della federtennis internazionale) non sia corretto. (La Gazzetta dello Sport)
ROMA (ITALPRESS) – Un fulmine a ciel sereno ha scosso gli appassionati italiani di tennis questa mattina, proprio mentre Jannik Sinner (che già sapeva tutto da un paio di giorni) giocava il secondo turno dell’Atp 500 di Pechino. (SardiniaPost)
«Il rischio che Sinner possa essere condannato c'è, ma è limitato». Ma per il legale, esperto nei settori del Diritto dello Sport e del Diritto Amministrativo nonché titolare di Insegnamento di Diritto dello Sport alla Luiss (da 18 anni) e consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Roma, l'onere della prova non sarà facile. (ilmessaggero.it)