Da tutta Italia le reazioni alla lettera di Burzi prima del suicidio. Renzi: “Dovrebbero leggerla tutti”

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La Stampa INTERNO

«Per cortesia leggete la lettera di #Burzi.

Perché quando sei sotto indagine in quel modo non è facile vivere, specie per chi ti sta accanto.

Non è che una delle reazioni che piovono da tutta Italia dopo la diffusione della lettera di Burzi in cui si dice «certo di essere totalmente innocente nei riguardi delle accuse rivolte».

La tragedia di Torino, come quella di trent'anni fa di Moroni all'inizio di Tangentopoli - ha concluso -, almeno ci insegnino qualcosa davvero»

Lo scrive Matteo Renzi su Facebook, pubblicando la lettera che ha lasciato Burzi prima di togliersi la vita, sparandosi alla tempia la notte di Natale. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

I due ex governatori Enzo Ghigo, nella cui giunta Burzi fu assessore al Bilancio, e Roberto Cota, amico e compagno di sventure negli ultimi anni, prendono posto poche file più avanti. Le sue parole vengono accolte da un applauso corale, manifestazione per certi versi inconsueta in un contesto come questo, di «sabaudade». (Corriere della Sera)

Entrò per la prima volta in Consiglio regionale nel 1995, poi fu rieletto nel 2000, nel 2005 e nel 2010 Essendo persona preparata e colta non si arrese rispetto alle assoluzioni del primo grado, ma appellandosi a sua volta ottenne la condanna nel successivo appello. (Prima Chivasso)

La lettera lasciata prima di morire dall'ex consigliere regionale di Forza Italia Angelo Burzi smuove le coscienze del fronte garantista: nel corso di queste ore, molte personalità hanno commentato le parole scolpite in calce dall'esponente politico morto suicida. (ilGiornale.it)

Alla fine del processo di appello, 14 dicembre u. Essendo persona preparata e colta non si arrese rispetto alle assoluzioni del primo grado, ma appellandosi a sua volta ottenne la condanna nel successivo appello. (ilGiornale.it)

In Chiesa anche il gonfalone della Regione di cui Burzi è stato a lungo consigliere regionale e assessore (Corriere della Sera)

"Alla fine del processo di appello, 14 dicembre u.s., ho totalizzato una condanna a tre anni per peculato svolto continuativamente dal 2008 al 2012. Dapprima i giudici dei primo processo d'appello, i quali, con una sentenza che definire iniqua e politicamente violenta è molto poco, azzerarono la sentenza di primo grado che mi vide assolto per insussistenza del fatto dopo due anni di dibattimento in aula". (La Repubblica)