Non solo De Luca: Fedriga litiga con FdI per il suo tris

Oggi il Consiglio dei ministri impugnerà la legge regionale campana che consente a Vincenzo De Luca di correre per il terzo mandato, una decisione annunciata ma che fa infuriare non solo il diretto interessato, ma pure i leghisti Luca Zaia e Massimiliano Fedriga. Il quale, rispetto agli altri, ha un’arma in più su cui contare: … (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dopo molti dubbi e prudenze, Palazzo Chigi rompe gli indugi e chiede alla Consulta di bocciare la norma che avrebbe regalato allo "sceriffo di Salerno" la possibilità di candidarsi per la terza volta consecutiva a Governatore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il governo italiano si prepara a impugnare la legge regionale della Campania che permette al presidente Vincenzo De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato, scatenando un intenso braccio di ferro... (Virgilio)

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è pronto alla contromossa per arginare l’offensiva del governo Meloni che si appresta a impugnare davanti alla Consulta — la seduta del Consiglio dei ministri è convocata alle 18, ma sembra che il ministro delle Autonomie regionali, Roberto Calderoli, si presenterà con una soluzione aperta per scongiurare strappi e favorire una scelta condivisa — la legge regionale della Campania che rinvia gli effetti della norma nazionale sul vincolo dei due mandati. (Corriere della Sera)

Carlo Iannello: «È il Consiglio regionale il vero giudice sull'ineleggibilità»

Professore, ricordiamolo: da cosa nasce la questione del terzo mandato?«Da un vuoto nella nostra Costituzione, i limiti dei mandati andavano fissati e non demandati». «Molto probabilmente la Corte accoglierà il ricorso del governo». (Corriere della Sera)

«Trovo fuori luogo che si debbano porre dei limiti soltanto a alcune categorie di politici, soprattutto a a… (la Repubblica)

Ne è sicuro Carlo Iannello, professore di Diritto pubblico all’Università Vanvitelli della Campania. Nel momento in cui sono stati aumentati a dismisura i poteri del presidente della Regione, sarebbe stato necessario limitare, direttamente in Costituzione, il numero dei mandati e invece la questione è stata considerata di carattere elettorale. (Corriere della Sera)