Ue, Tajani: se si vuole accordo a tre si allarghi ai Conservatori

Roma, 18 giu. – Lo “stallo” nei negoziati per le nomine di vertice dell’Unione europea? “È sempre stato così: le trattative ci sono sempre. Era un Consiglio informale, si sono sempre trovati gli accordi”. Lo ha detto ai cronisti il ministro degli Esteri Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, lasciando palazzo Madama dove si è svolta la sua audizione di fronte alle commissioni Affari esteri di Camera e Senato (Agenzia askanews)

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Lo ha sottolineato ieri il ministro degli Esteri e vicepresidente del Ppe, al Buergenstock, nel Canton Nidvaldo (Svizzera), a margine della conferenza di pace sull’Ucraina. Ha posizioni “distanti” da quelle del Rassemblement National di Marine Le Pen, ma è anche una garanzia contro il “fondamentalismo verde”. (L'Opinione delle Libertà)

In vista del prossimo Consiglio europeo, il vicepremier lancia un monito al Ppe: "Allarghi maggioranza a Ecr non ai Verdi". (Fanpage.it)

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Vertice Ppe, Tajani: 'L'Italia ha diritto alla vicepresidenza Ue'

(Adnkronos) – “Quella sui destini del “centro” -la sua minorità, le sue potenzialità, la sua egemonia trascorsa, il suo non andar più di moda- è una litania che si ripete di volta in volta, senza mai approdare da nessuna parte. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La partita delle nomine Ue è piuttosto delicata, ma questo era noto anche prima del voto. Certo, l’asse franco-tedesco è molto forte e le alleanze tra le varie famiglie rischiano di svantaggiare Giorgia Meloni, ma Roma non è intenzionata a restare a guardare. (Nicola Porro)

Per il vicepremier e ministro degli Esteri, la scorsa legislatura "è stato un errore non chiederla", aggiungendo: "Siamo un Paese fondatore e abbiamo un ruolo importante da svolgere" ascolta articolo (Sky Tg24 )