Antonio Tajani respinge l'alleanza con l'estrema destra e propone un nuovo corso per l'Europa

Antonio Tajani, vicepremier, ha escluso categoricamente la possibilità di un'alleanza con l'estrema destra francese nei negoziati che porteranno alla formazione di una coalizione all'interno del Parlamento Ue. Questa dichiarazione arriva in vista del prossimo Consiglio europeo.

Tajani ha lanciato un monito al Partito Popolare Europeo (Ppe), suggerendo di allargare la maggioranza all'Ecr (Conservatori e Riformisti Europei) piuttosto che ai Verdi. Ha sottolineato l'importanza di un commissario di peso che sia vicepresidente per l'Italia, e ha proposto che il Ppe apra ai conservatori.

Nel corso di un'intervista rilasciata alla Stampa, Tajani ha discusso le nomine in Ue e i futuri assetti politici della governance europea dopo il voto di giugno. Secondo lui, il Ppe dovrebbe allearsi con Meloni, non con i Verdi.

Per l'Italia, Tajani vede un ruolo di primo piano nella Commissione Ue, con un commissario di peso che sia vicepresidente. Ha elogiato Meloni, sottolineando che guida un governo con tre forze che la pensano diversamente. Ha anche ribadito il sostegno per il secondo mandato di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, sottolineando che sarà lei a trovare una sintesi che rappresenti anche le idee italiane.

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