Confedilizia: i dati Confcommercio sulla desertificazione commerciale sono allarmanti

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Traderlink ECONOMIA

I dati sulla desertificazione commerciale diffusi dalla Confcommercio sono allarmanti. La scomparsa di 118mila negozi al dettaglio fra il 2012 e il 2024 dovrebbe preoccupare tutti e indurre il Governo a varare con urgenza una misura che lo stesso Esecutivo ha inserito nella riforma fiscale approvata dal Parlamento: l'estensione alle locazioni non abitative della cedolare secca. Si tratta di un intervento di semplificazione e riduzione fiscale che, specie se accompagnato da uno snellimento della normativa contrattuale risalente al 1978, determinerebbe un calmieramento dei canoni di locazione, così favorendo la nascita di nuove attività economiche e il mantenimento di molte di quelle in essere. (Traderlink)

La notizia riportata su altri giornali

È quanto emerge dall’analisi sull’evoluzione delle attività commerciali, dell’alloggio e della ristorazione nelle città italiane negli ultimi dodici anni di Confcommercio Imprese per l’Italia realizzata dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

I centri storici sono a rischio desertificazione commerciale più delle periferie. Un effetto collaterale della forte vocazione turistica delle città italiane e dell’esplosione del fenomeno degli affitti brevi. (Avvenire)

Basta una passeggiata nel centro storico di Aosta per accorgersi della desertificazione commerciale che da anni colpisce anche la nostra regione: serrande abbassate, cartelli per l’affitto o la vendita. (AostaSera)

In 12 anni Alessandria ha perso un negozio al dettaglio su 3. È tra le 5 peggiori in Italia (Radio Gold)