"Evirati 1.700 libanesi". La psicosi dei cerca-persone dopo l'attacco del Mossad

Evirati 1.700 libanesi. La psicosi dei cerca-persone dopo l'attacco del Mossad
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il Giornale ESTERI

«Subito dopo le esplosioni sono in tanti che hanno buttato via per strada a Beirut i cerca persone bomba, ma pure i cellulari» racconta una fonte del Giornale. Una settimana dopo circola sui social, rilanciato dai tabloid, un documento interno di Hezbollah, che fornisce un drammatico bilancio dell'attacco del Mossad. Impossibile verificarne l'attendibilità, ma i dati di 897 miliziani morti nelle esplosioni, rispetto ai 37 dichiarati ufficialmente, e oltre 1.700 evirati fanno impressione. (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Attacchi su ampia scala che preoccupano perché violano apertamente uno dei principi fondamentali della Teoria della Guerra Giusta e delle leggi umanitarie internazionali: la distinzione tra combattenti e non. (Corriere della Sera)

Sviluppi svelati dal quotidiano norvegese VG. Spunta una nuova traccia nell’operazione cercapersone: gli investigatori hanno scoperto i possibili finanziamenti da un conto bancario israeliano alle società coinvolte nell’acquisto degli apparati destinati all’Hezbollah. (Corriere della Sera)

Le esplosioni simultanee di migliaia di cercapersone rappresentano il segnale d’allarme di un cambiamento epocale: l’emergere della Mobile War,... (Panorama)

Una “talpa iraniana”, i cercapersone e le intercettazioni: così Israele con il Mossad ha spiato per anni Hezbollah

Ancora non è chiaro dove siano stati prodotti i dispositivi e da chi (il Giornale)

Mariarosaria Taddeo, professoressa di Digital Ethics and Defence Technologies dell’Oxford Internet Institute e ethics fellow presso l’Alan Turing Institute di Londra, quali sono le conseguenze dell'attacco in Libano con l’uso di dispositivi elettronici come walkie talkie e cercapersone? (L'HuffPost)

LONDRA – Sarebbe stata una “talpa” iraniana a fornire l’ultima, decisiva informazione: il momento in cui Hassan Nasrallah è arrivato nella segretissima e super protetta sede della sua organizzazione, nei sotterranei di un quartiere di Beirut (la Repubblica)