Europa, confermato il bis per Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue. Roma si astiene

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Milano Finanza INTERNO

Il tema non è Ursula von Leyen, ma quali sono le politiche che vuole portare avanti «e su questo non abbiamo risposte», ha spiegato Meloni su X. La premier si dice sicura che all’Italia «sarà riconosciuto quello che le spetta», ossia una vicepresidenza della Commissione Ue o un portafoglio pesante che copra i settori dell'industria e dell'agricoltura (Milano Finanza)

Su altri giornali

Come col governo Draghi, ma anche col Conte uno: nessun sostegno, ma con la schiena dritta sull'Ucraina" con l'ex numero 1 della Bce, "e pronti a sostenere i decreti sicurezza" dell'esecutivo M5S-Lega. (Adnkronos)

Trattativa che ha visto «la dirigente nazionalista italiana emarginata nelle discussioni sull’attribuzione di posti chiave a Bruxelles», scrive il quotidiano francese. Tranne Le Monde, che parla della presidente del Consiglio italiana in quanto fautrice della riforma del premierato, El Pais, El Mundo e Le Figaro si concentrano sull’accordo raggiunto al Consiglio europeo sui top jobs. (Open)

A Bruxelles c'è chi la chiama partita delle nomine. E lo è. Per ora è terminata, ieri sera, con l'approvazione da parte dei leader europei dei nomi, proposti dalla maggioranza Ppe-Pse-Liberali, della popolare Ursula von der Leyen per un bis alla Commissione europea fino al 2029 (in attesa però del voto dell'Europarlamento), del socialista portoghese António Costa alla presidenza del Consiglio europeo e della premier estone Kaja Kallas per il posto di Alto rappresentante Ue per la politica estera. (il Giornale)

L'Italia si astiene su von der Leyen, no a Kallas e Costa. Meloni: "Nomine sbagliate nel metodo e nel merito"

È quanto emerge secondo voci non confermate in arrivo da Bruxelles; voci che confermano la linea dura della premier preannunciata ieri in Parlamento (Panorama)

I tre candidati — frutto di un’intesa tra Popolari, Socialisti e Liberali — hanno superato il giudizio del Consiglio europeo in tre votazioni distinte. Voto contrario invece sulle nomine di António Costa e Kaja Kallas rispettivamente come presidente del Consiglio europeo e Alto rappresentante per la politica estera. (Corriere della Sera)

Nella notte il Consiglio europeo ha dato il via libera all'accordo confezionato dal Popolari, socialisti e liberali sulla triade della nuove cariche apicali della Ue. Charles Michel ha ufficializzato su X le nomine dei cosiddetti top jobs, decise a maggioranza qualificata rafforzata, necessaria intorno al tavolo dell'Europa building. (Secolo d'Italia)